Vedi PALEOCRISTIANA, Arte dell'anno: 1963 - 1996
PALEOCRISTIANA, Arte
La monumentale, e prima opera scientifica, sull'arte posteriore alla caduta dell' Impero, l'Histoire de l'art depuis la décadence jusqu'à son renouvellement, par les monuments, di Seroux d'Agincourt (Milano 1824-25, ma l'autore morto nel 1814 aveva incominciato a lavorarvi sin dal 1778) non è sfiorata dal problema di definire l'arte "cristiana"; che anzi nella sua limpida esposizione, sostenuta da una conoscenza diretta dei monumenti davvero impressionante, lo studioso si preoccupa sempre della risultanza estetica delle opere d'arte studiate, ed accetta con convinzione il punto di vista che l'arte antica fosse decaduta per intimo disgregamento, opponendosi anzi a coloro che vedevano nel trapasso l'intervento di forze estranee, e particolarmente dei barbari. Invece la meditata impostazione idealistica del Rumohr (Italienische Forschungen, Berlino e Stettino 1827-31) porta a un esame dell'arte cristiana distinta da quella pagana, ricercandola non più, secondo la solida tradizione inaugurata dal Bosio, nella sua definizione archeologica - storica e antiquaria - ma proprio in quanto espressione artistica. A rendere più acuta la sua sensibilità in questa direzione doveva contribuire non poco anche la sua conversione al cattolicesimo, ed era appunto specialmente fra i romantici cattolici renani, Wallraf, Boisserée, Gorres, e nel programma religioso e patriottico di compimento del duomo di Colonia, che si erano accesi nuovi entusiasmi per lo studio del Medioevo "cristiano", La prima opera a fregiarsi del titolo di: L'art chrétien è così ispirata al Rumohr (A. F. Rio, Parigi 1836). L'art chrétien occupa tutto il periodo successivo a quella antica o classica, anzi nel libro in questione i primi secoli sono svolti nella prefazione, mentre il primo capitolo tratta già dell'école de Sienne. Insomma, tutto il periodo di storia dell'arte che i corsi scolastici di oggi definiscono "medievale e moderna" e che aveva avuto i suoi primi scrittori in Leon Battista Alberti e in Lorenzo Ghiberti, riceveva ora una nuova unità sotto la definizione comprensiva di "cristiana".
È in un altro ambito che, invece, il termine altchristlich, cristiano antico, cui subentrerà frühchristlich, early christian o il "paleocristiano" delle lingue neolatine ed ellenica, riceve il suo valore attuale. Nel monumentale Handbuch der Kunstgeschichte di F. Kugler, l'amico di J. Burchkardt (Stoccarda 1848), l'età dalla fine dell'antichità all'arte romanica è detta romantische Kunst, in quanto è in antinomia con l'arte classica. Nella periodizzazione interna dell'arte "romantica", la christliche o altchristliche - Kunst è così definita "als das neue Lebenselement, welches durch sie in die Kunst eingeführt ward, wesentlich nur in der neuen Religion des Christenthums, nicht aber zugleich in einem neuen Volksgeiste, begrundet war": egli vede, cioè, la novità dell'arte p. soltanto fondata sugli elementi religiosi, senza l'attività di un nuovo "spirito popolare". Nello stesso tempo i confini di quest'arte cristiana sono definiti non soltanto verso la data più alta, ma anche verso quella più bassa, nel senso che essa si differenzia dall'arte bizantina e da quella più propriamente medievale.
È infatti evidente che il termine "paleocristiano" si riferisce a una periodizzazione che da esso si inizia, non ad una che con esso si concluda, ed ha quindi più valore per lo studio dell'arte medievale che non per quello dell'arte antica, quasi contrapponendosi, anziché integrarsi, come storicamente dovrebbe, al termine di "tardo antico". D'altra parte la ricerca moderna, pur non trascurando di sottolineare tutte le associazioni ideali e religiose specifiche dei monumenti dell'arte cristiana, è da tempo arrivata a constatare l'infecondità di una loro trattazione isolata dal contesto artistico del tempo in cui è sorta, anzi ha dimostrato come sia improprio parlare di un'"arte cristiana" come contrapposta ad una "arte pagana". Si scorge sempre più la necessità di riunire in una unitaria trattazione storica la cultura artistica dal III al VI sec. d. C.
Per i singoli argomenti si vedano le voci delle singole località dove si trovano monumenti di arte p. (per esempio: aquileia; costantinopoli; kelibia; nola; ravenna; roma; ecc.) e più specificamente gli articoli: abside; avorio; basilica; battistero; bibbia; bizantina, arte; catacombe; cristo; filosofi (Apostoli); illustrazione; lipsanoteca; maria; martyrion; mosaico; mosè; nife (Angeli); nuovo testamento; orante; pietro e paolo; reliquiario; riegl; romana, arte; strzygowski.