artezza
Astratto di ‛ arto ' (v.), coniato probabilmente da D.; ha valore di " strettezza ", ed è usato una sola volta, in Pg XXV 9 uno innanzi altro prendendo la scala / che per artezza i salitor dispaia, per definire la " strettezza " della scala p.er la quale D., Virgilio e Stazio salgono dalla sesta alla settima cornice, e che costringe i tre poeti a pròcedere uno dietro l'altro.