ZICO, Arthur Antunes Coimbra
Giocatore completo, in possesso di un tocco di palla straordinario, eccellente visione di gioco e capacità di tiro eccezionali, specialista in calci di punizione dal limite dell'area di rigore, micidiali a causa dell'effetto che sapeva imprimere al pallone. Ripetutamente scartato, per il fisico minuto, in età giovanile, divenne presto un leader del Flamengo, contribuendo alla conquista di quattro Campionati brasiliani, una Coppa Libertadores e una Coppa Intercontinentale e venne eletto per tre volte (1977, 1981, 1982) miglior giocatore sudamericano. Quando giunse all'Udinese, voluto da Franco Dal Cin, il galinho, come era soprannominato, era il numero uno al mondo, forse più celebre di Maradona. Il debutto in serie A fu un impressionante 5-0 sul campo del Genoa, con una sua straordinaria doppietta. Dopo due anni rientrò in Brasile per le limitate ambizioni dell'Udinese. Superato un grave infortunio al ginocchio, trascinò il Flamengo alla conquista del suo quarto titolo nazionale, prima di andare a concludere la sua brillantissima carriera nel Kashima Antlers in Giappone, dove è poi divenuto tecnico apprezzato. Con la nazionale ha avuto un rapporto tormentato; ha partecipato a tre Mondiali (1978, 1982 e 1986) con due grandi delusioni: la sconfitta con l'Italia ai Mondiali 1982 e soprattutto l'eliminazione nei quarti di finale da parte della Francia nel 1986, ai rigori, uno dei quali sbagliato da lui. Nel 1990, prima di recarsi in Giappone, è stato per un breve periodo ministro dello Sport. Successivamente ha fondato una squadra (il Rio de Janeiro FC) e ha collaborato alla conduzione tecnica della nazionale brasiliana che ha partecipato ai Mondiali di Francia, nel 1998.