Danto, Arthur Coleman
Filosofo statunitense (n. Ann Arbor, Michigan, 1924). Ha studiato arte e successivamente filosofia con Nagel; ha insegnato presso la Columbia University. Fra le figure più rilevanti della filosofia analitica e dell’estetica della seconda metà del Novecento, in Analytical philosophy of history (1965; trad. it. Filosofia analitica della storia) ha avviato una riflessione sulla ricerca storica differenziandola dalla ricerca scientifica in quanto «narrazione semplice» (e non «spiegazione» dei fatti) che nonostante l’impiego di concetti esplicativi e leggi «generali» si riferisce sempre ad avvenimenti contingenti, conservando uno statuto meramente condizionale. In Analytical philosophy of knowledge (1968) studia il rapporto fra mondo e linguaggio sulla base di uno spazio ‘extra-mondano’ nel quale si collocano le relazioni semantiche di cui si occupano la filosofia e l’epistemologia. Nelle sue opere dedicate alla comprensione dell’arte e all’estetica (The transfiguration of the commonplace. A philosophy of art, 1981, trad. it. La trasfigurazione del banale; The philosophical disenfranchisement of art, 1986, trad. it. La destituzione filosofica dell’arte; After the end of the art, 1997) D. ha incentrato la sua riflessione sulla nozione di «rappresentazione» identificando nel «mondo dell’arte», diverso da quello degli oggetti quotidiani, il referente dell’opera d’arte. La differenza tra due oggetti dapprima ‘indiscernibili’, ma dei quali solo uno viene ritenuto opera d’arte, è dovuta al diverso modo in cui, per loro tramite, ci si riferisce al mondo. Il carattere ‘rappresentativo’ dell’opera d’arte comunica anche un ‘modo’ di vedere e di comprendere, esprime «qualcosa sul suo contenuto»; l’opera dunque risulta essere un continuo commento di sé stessa che si esplica nelle sue interpretazioni, mostrandosi perciò come una «rappresentazione trasfigurativa piut-tosto che rappresentazione tout court», ciò che le conferisce autonomia e ne rende impossibile l’interpretazione storica come anche la contemplazione disinteressata.