COLLIER, Arthur
Filosofo inglese, nato il 12 ottobre 1680 a Langford (Wiltshire) e ivi morto nel settembre del 1732. La sua opera principale è la Clavis universalis, pubblicata a Londra nel 1713 col sottotitolo di "dimostrazione della non esistenza o impossibilità di un mondo esterno". Questa dimostrazione procede con un metodo che ha stretti punti di contatto con quello di Berkeley e culmina in conclusioni del tutto analoghe: e l'interessante è che sembra non si possa negare al C. di esservi giunto indipendentemente. È certo infatti che egli espresse la sua dottrina in abbozzo, in una trattazione manoscritta, nel 1708, quando cioè non erano ancora stati pubblicati quei primi scritti del Berkeley, che tuttavia dovettero avere qualche influenza sulla definitiva stesura dell'opera del C.
Bibl.: Nuova ediz. della Clavis, con introd. e comm., a cura di E. Bowman, Chicago 1909. Sul C.: R. Benson, A. C., Londra 1837; G. Lyon, Un idéaliste anglais au XVIIIe siècle, in Rev. philos., X (1880), pp. 375-95; A. Kowalewski, Kritische Analyse von A. C.s Clavis universalis, Greifswald 1897; G. A. Jonston, The relation between Collier and Berkeley, in Arch. f. Gesch. der Philos., XXXII (1920), pp. 161-75.