L’Artico si estende per 30 milioni di km2 e conta circa quattro milioni di abitanti. Gli stati artici sono il Canada, la Danimarca (compresa la Groenlandia e le Isole Fær Øer), la Finlandia, l’Islanda, la Norvegia, la Russia, la Svezia e gli Stati Uniti.
Il Consiglio dell’Artico, che include tutti i paesi citati e alcune comunità indigene, è stato istituito nel 1996, attraverso la Dichiarazione di Ottawa, con l’intento di promuovere e mantenere la cooperazione, il coordinamento e l’interazione tra gli stati membri in materia di sviluppo sostenibile e di protezione ambientale.
Il valore geopolitico della regione artica è da imputarsi a due precise questioni: le risorse naturali e le rotte navali. L’Artico, infatti, si stima racchiuda il 25% delle riserve non ancora esplorate di idrocarburi del mondo e si ipotizza che, qualora il riscaldamento climatico continuasse agli attuali ritmi, esso potrà fornire due vie di comunicazione strategiche, attualmente utilizzabili solo per poche settimane nella stagione estiva. Si tratta del Passaggio a nord-ovest, attraverso l’arcipelago artico canadese, e il Passaggio a nord-est, lungo le coste della Siberia.
La posta in palio ha spinto i paesi artici (in particolare Canada, Danimarca, Norvegia, Russia e Usa) ad avanzare richieste di sovranità su territori internazionali – senza che, tuttavia, queste siano sfociate in aperte tensioni tra di essi.
Il Canada, in questo contesto, ha optato per una politica di riarmo che gli consenta di pattugliare con maggiore efficienza il territorio artico; in quest’ottica il Canada ha anche avviato un piano di controllo dello spazio aereo, il Norad, assieme agli Stati Uniti, nonostante questi siano potenzialmente un diretto concorrente per il controllo della regione.
I principali contenziosi canadesi riguardano il Passaggio a nord-ovest e il mare di Beaufort con gli Usa, e lo Stretto di Nares, tra la Groenlandia e l’isola di Ellesmere, con la Danimarca.
La Russia, però, rimane il paese artico più temibile, in quanto le coste russe lambiscono buona parte della regione contesa e dunque le mire espansionistiche russe sono le più estese.
Gli obiettivi principali del Canada sono dunque l’esercizio della sovranità sui propri territori in base ai titoli storici e al diritto internazionale, la cooperazione con gli altri paesi del Consiglio artico, soprattutto per quanto attiene la ricerca scientifica, e il controllo del Passaggio a nord-ovest.