Paasilinna, Arto Tapio
Paasilinna, Arto Tapio. ‒ Scrittore finlandese (n. Kittilä 1942). Dopo alcuni anni passati a contatto con la natura come tagliaboschi, si è avvicinato alla scrittura come giornalista prima lavorando presso il Nuoren Voiman Liitto, il Nuori Voima-lehti e altri quotidiani per poi diventare redattore (1968-70) ed editorialista (1975-88) del settimanale Apu. Dopo l’esordio nel 1972 con Operaatio Finlandia, ha conosciuto subito il successo grazie a Jäniksen vuosi (1975; trad. it. L’anno della lepre, 1994), portato sullo grande schermo nel 1977 da Risto Jarva e nel 2006 da Marc Rivière, e che racconta la fuga dalla società dei consumi di un uomo che decide di rifugiarsi in una natura incontaminata e utopistica. Importante la recente traduzione dei suoi più significativi romanzi, come Paratiisisaaren vangit (1974; trad. it. Prigionieri del paradiso, 2009), Suloinen myrkynkeittäjä (1988; trad. it. I veleni della dolce Linnea, 2003), Hurmaava joukkoitsemurha (1990; trad. it. Piccoli suicidi tra amici, 2006), Maailman paras kylä (1992; trad. it. L’allegra apocalisse, 2010) e Lentävä kirvesmies (1996; trad. it. Ronkoteus il carpentiere volante, 2011), tutti costellati da personaggi ribelli, humor intelligente e uno smodato amore per la natura. Dei suoi più recenti lavori vanno ricordati Kymmenen riivinrautaa (2001; Le 10 donne del cavaliere, 2011), ironico racconto di una serie di ritorni di fiamma da parte di un attempato capitano d’industria, ex boscaiolo, neo nominato cavaliere del lavoro, e Kylmàt hermot, kuuma veri (2006; trad. it. Sangue caldo, nervi d’acciaio, 2012), nel quale P. narra gli eventi cruciali del Novecento finnico.