ARTRITISMO
Con questo termine s'indica uno stato di particolare disposizione a determinate forme morbose, dette artritiche, poiché spesso si accompagnano a manifestazioni articolari, reumatiche e gottose. Le malattie artritiche, secondo quanto risulta dall'esperienza clinica secolare e dall'indagine statistica, formano un gruppo nosologico omogeneo, e sono rappresentate, principalmente, dalla gotta, dal reumatismo articolare cronico, dalla calcolosi biliare e urinaria, dall'obesità e dal diabete artritico.
Rientrano in questo gruppo altri diversi fenomeni morbosi dei varî apparati organici, e specialmente dei muscoli (reumatismi muscolari); della pelle (eczemi, urticaria, lichen, prurigo, erpete, ecc.); del sistema nervoso (emicrania, insonnia, stati neurasteniformi, esaurimenti nervosi, stati neurotici, nevralgie, neuriti); dell'apparato digerente (piorrea, scialorrea, forme catarrali gastro-intestinali, dispepsia, enterocolite muco-membranosa); del fegato (sindromi di lieve insufficienza epatica); del sistema cardio-vascolare (ipertensione di origine artritica, neurosi cardiaca, eretismo cardiaco); dell'apparato respiratorio (dispnea tossica degli artritici, laringiti, bronchiti pseudo-membranose, asma bronchiale, ecc.); dell'apparato urinario (renella; ossaluria). Queste molteplici e disparate affezioni vanno riunite insieme, perché dimostrano una particolare predilezione verso determinati individui, e precisamente per quelli che provengono da famiglie morbosamente tarate nello stesso senso. Nei discendenti di una stessa famiglia le malattie artritiche sogliono infatti ripetersi con una singolare frequenza, sia presentandosi più volte una, od alcune di esse, sia avvicendandosi l'una all'altra, e anche variamente associandosi fra loro negli stessi individui.
Uno dei caratteri più salienti, comune a tutte le manifestazioni artritiche, è la loro apparente spontaneità d'insorgenza in un determinato periodo della vita; infatti lo sviluppo di queste infermità si manifesta per lo più senza il concorso di speciali cause nocive esteriori, o meglio si verifica per influenze che non esorbitano dai limiti fisiologici, né per la loro natura, né per la loro intensità, ma rientrano invece fra gli stimoli comuni che dalla maggioranza degli individui sono tollerati senza danno alcuno.
La predisposizione non tanto concerne l'una o l'altra infermità, ma piuttosto, genericamente, tutte le manifestazioni morbose del gruppo; essa ha un carattere squisitamente ereditario, e perciò rientra in quel patrimonio di proprietà morfologiche, fisiopatologiche e neuropsichiche che sono legate al plasma germinativo e che ciascuno deriva dai proprî procreatori. La gravità della tara ereditaria artritica varia entro vasti limiti e può raggiungere un tal grado da determinare la comparsa di affezioni a base artritica fin dai primi anni di vita e anche nel primo anno: ciò accade specialmente quando in entrambi i genitori esista una predisposizione morbosa similare.
Il carattere ereditario della predisposizione morbosa artritica e l'insorgenza delle malattie artritiche, in rapporto più che altro con fattori causali endogeni, inducono a ritenere l'artritismo come un'anomalia della individualità umana a carattere essenzialmente costituzionale (v. costituzione), che trova perciò le sue radici in un errore primordiale della morfologia dell'individuo. Da ciò la grande importanza dello studio delle forme corporee dei soggetti artritici adulti e infantili (v. antropometria). La predisposizione artritica s'incontra più frequentemente in individui che presentano le forme corporee proprie del tipo somatico detto megalosplancnico o brevilineo. In questi soggetti nei quali il volume della massa corporea è rilevante, mentre la superficie è ridotta, il ricambio organico è torpido per un'esagerazione della tendenza fisiologica al risparmio, all'accumulo di materiale nutritizio di riserva; in essi è manifesta la tendenza alla pletora linfatico-venosa, alle congestioni, alle localizzazioni morbose a carico degli organi addominali.
Manifestazioni a base artritica possono darsi anche in soggetti longilinei, o microsplancnici, i quali per le loro caratteristiche morfologiche e fisiologiche si trovano perfettamente agli antipodi dei primi. Negli artritici microsplancnici prevalgono di gran lunga sulle altre le manifestazioni nervose del neuroartritismo (v.), dovute ad uno stato costituzionale di generale e permanente debolezza irritabile di tutti gli apparati d'innervazione dell'organismo; tali primitivi perturbamenti nervosi si ripercuotono sopra tutte le funzioni organiche, e le rendono particolarmente labili e facili a cadere in preda all'esaurimento. Gli artritici microsplancnici si presentano in permanente difetto di nutrizione, in uno stato di parziale, ma non riparabile inanizione dei loro tessuti, sono affetti da un'ipereccitabilità nervosa riflessa e nello stesso tempo da un'esaltata esauribilità con tendenza spiccatissima alle neurosi motorie, secretrici e vaso-motorie.