ARTRODIRI (lat. Arthrodira, dal gr. ἄρϑρον "articolazione" e δειρή "collo")
Termine introdotto da A. Smith Woodward e usato in paleontologia per indicare un ordine di pesci fossili dell'èra paleozoica, di cui la famiglia più nota è quella dei Coccosteidae, ricca di numerosi rappresentanti rinvenuti nei terreni devonici dell'Europa e dell'America.
Riuniti originariamente ad altri pesci corazzati del Paleozoico, nel gruppo artificiale dei Placodermi, e considerati più tardi, da altri autori, come Dipnoi, o addirittura come una classe indipendente dai pesci, si ritengono oggi più a buon diritto come un ordine distinto di pesci primitivi, caratterizzati da notocorda persistente, endoscheletro parzialmente calcificato, testa e parte anteriore del tronco rivestite da piastre ossee simmetriche, pinne pari rudimentali o assenti. L'armatura del capo, costituita da una grossa piastra mediana occipitale e da altre piastre anteriori e laterali in numero variabile, è congiunta mobilmente, mediante due articolazioni a ginglimo, con l'armatura del tronco, che comprende una grossa piastra mediana dorsale, quattro o cinque paia di piastre laterali e due piccole piastre ventrali impari. Le piastre sono spesso ornate di tubercoli stellati.
Le orbite che sono laterali presentano di solito un anello sclerotico. Le mascelle sono sdentate o fornite solo di cuspidi di dentina. La pinna dorsale è breve, quella caudale eterocerca o difiocerca. Generi principali: Coccosteus Agassiz, del Devonico dell'Inghilterra, Scozia, Germania, Russia, Canadà e Stati Uniti d'America; Dinichthys Newberry, del Devonico di Boemia, Russia, Canadà e Stati Uniti d'America, con esemplari sorpassanti un metro nella lunghezza del solo capo e cm. 70 in larghezza; Homosteus, Heterosteus, ecc.
Bibl.: R. H. Traquair, in Ann. Mag. Nat. Hist., s. 6ª, V (1890); C. R. Eastman, in Bull. Mus. Compar. Zool., L, Cambridge Mass. 1906; Hussakof, in Mem. Amer. Mus. Nat. Hist., IX, New York 1906; B. Dean, in Memor. Amer.Mus. Nat. Hist., IX, New York 1909; Jackel, in Sitzungsber. Ges. Naturf. Freune, Berlino 1902, 1907.