CADORE, Arturo
Nacque a Soresina (Cremona) il 15 sett. 1877 da Carlo e da Marianna Zanibelli. Compì gli studi di organo e composizione presso il conservatorio G. Verdi di Milano, dove si diplomò nel 1903. Per alcuni anni svolse attività di compositore dedicandosi a generi "leggeri": operette e numerosi ameni ballabili. In tal senso, la prima composizione di un certo rilievo fu l'operetta I vespri siciliani, sulibretto di G. Menin, rappresentata a Milano nel teatrino del caffè Aurora il 25 ag. 1896, quando il C. era appena diciannovenne. Seguirono l'opera lirica IlNatale (libretto di C. Arrighi), rappresentata il 7 sett. 1902 al teatro Dal Verme di Milano, che fu la prima prova importante nell'ambito di una produzione più impegnativa ed ebbe esito lusinghiero, e le operette Sognigoliardici e Neroncino, composte per gli spettacoli di beneficenza dati a Pisa dagli studenti universitari rispettivamente nel 1905 e nel 1906. In quegli anni gli spettò, inoltre, un incarico abbastanza importante: profondamente legato all'ambiente di A. Ponchielli (che si può considerare fra i suoi maestri più autorevoli ed era praticamente suo concittadino), fu incaricato di portare a termine un'opera che il maestro aveva lasciato incompiuta: I mori di Valenza.Illavoro presentava particolari difficoltà in quanto, oltre ad essere incompiuto, recava in sé molti elementi di incertezza, primo fra tutti la data di composizione, che era ignota. Il C. affrontò anche questo aspetto del problema assegnando l'opera a un periodo immediatamente posteriore alla Gioconda (quindi intorno al 1880).
Completate le parti mancanti e la totale strumentazione della partitura, egli terminò il lavoro per il 16 genn. 1911, venticinquesimo anniversario della morte del Ponchielli. L'opera, però, fu eseguita soltanto il 17 marzo 1914 al teatro del Casino municipale a Montecarlo, riscuotendo un discreto successo sia per la qualità della ricostruzione sia per l'eccellente orchestrazione. Altra importante composizione sua fu il dramma lirico Rondinella, su libretto di C. A. Traversi e A. Nessi, rappresentato il 21 febbr. 1920 al teatro Carcano di Milano.
Notevole anche la sua attività nel campo della didattica musicale: compose infatti pezzi per l'infanzia di piacevole orecchiabilità, fra i quali si ricordano in particolare i 10Canti scolastici ad uso degli asili infantili con accompagnamento di pianoforte, Milano s.d. e semplici pezzi per pianoforte, come la mazurca In attesa della sposa o il Minuetto antico, editi a Milano s. d.
Nel 1916, infine, ottenne il posto di organista nella chiesa di S. Vittore a Olona presso Varese, carica che tenne per molti anni. Morì a Gaggiano (Milano) il 25 giugno 1929.
Bibl.: G. De Napoli, A. Ponchielli. La vita, le opere, l'epistolario, le onoranze, Cremona 1936, pp. 202, 287-289, 292; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, pp. 272 s., Supplemento, p. 141; A. De Angelis, L'Italia musicale d'oggi. Diz. dei Musicisti, Roma 1928, pp. 106 s.; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 361; La Musica, Diz., I, Torino 1968, p. 321.