ARZACHENA
Centro in provincia di Sassari, in Gallura. Alla base del «Monte Incappidatu» o «Fungo», c.d. per la sua particolare forma, si sono recuperati materiali varî appartenenti alla cultura di Ozieri (Neolitico Recente: III millennio a.C.) e frammenti ceramici di età nuragica.
Nel 1986 in località Pilastru, sulla strada A.-Bassacutena, è stato messo in luce un fondo di capanna della cultura di Ozieri, con frammenti ceramici tipici e industria litica di tipo miniaturistico. Ben nota è la necropoli di Li Muri che, sebbene non abbia reso alcuna ceramica caratteristica della cultura di Ozieri, viene attribuita alla fase finale di questo orizzonte culturale. Consta di ciste dolmeniche che conservano i loro anelli in pietrame a contenimento dei tumuli e numerose «pietre fitte». Tra i materiali, depositati nel Museo Archeologico di Cagliari, figurano una coppetta in steatite, accette levigate in pietra verde (c.d. teste di mazza), numerosi grani di collana in pietra e coltellini in selce.
Più numerosi nella zona sono i monumenti di età nuragica tra cui, in buone condizioni di conservazione, è il nuraghe Albucciu. La fortezza ha un impianto all'incirca rettangolare con angoli arrotondati ed è addossata alla roccia naturale (tipo nuragico «a corridoio»). Oltre a ceramica del tipo consueto, sono stati recuperati un «tesoretto» (rottami di rame e bronzo tra cui resti di lingotti di tipo cretese-cipriota), una figurina bronzea di orante, un frammento di situla bronzea di stile orientalizzante, un pugnaletto votivo con elsa gammata, materiali databili tra l'XI e l'VIII sec. a.C. Presso il nuraghe si conservano i resti di una piccola «tomba di giganti» da cui proviene una spada in bronzo conservata nel museo di Sassari.
A una certa distanza dal nuraghe Albucciu si trova il «tempietto» di Malchittu, una costruzione apparentemente ellissoidale in cui si riconoscono un atrio e un vano principale che dovevano essere coperti da un tetto a doppio spiovente. Fanno parte del complesso un nuraghe, numerose capanne e una «tomba di giganti» (scavo del 1988). Tra le tombe di questo tipo, notevole è quella di Li Lolghi lunga 26 m con porta-stele di m 3,75 x 2,45; nei pressi giacciono resti di un nuraghe. Altro sepolcro del tipo è quello di Coddu Vecchiu o Capichera che nella prima fase costruttiva era una tomba a «galleria»; nella seconda fase venne aggiunta l'esedra cerimoniale. Il monumento, lungo 14 m, conserva una porta-stele formata da due lastroni granitici sovrapposti, dell'altezza complessiva di m 4,04 e larghi m 1,90. Nelle vicinanze sono dislocati i nuraghi De Muro e La Prisciona, quest'ultimo dotato di un mastio, due o tre torri e un pozzo.
Su alture granitiche, già di per se stesse muraglie naturali, si trovano inoltre sbarramenti difensivi di età nuragica. A Monte Mazzolu la loro lunghezza raggiunge 43 m per un'altezza residua di 3 m e m 2,20 di spessore.
Altro rituale funebre dell'area di Α., attribuito a popolazioni nuragiche, è quello di deposizioni, forse «secondarie», in anfratti di roccia noti come «tafoni».
Bibl.: S. M. Puglisi, Villaggi sotto roccia e sepolcri megalitici della Gallura, in BPI, n.s., V-VI, 1941-1942, p. 123 ss.; M. Ruzittu, Cronistoria d'Arzachena, Oristano 1948; M. L. Ferrarese Ceruti, Nota preliminare alla I ed alla II campagna di scavo nel Nuraghe Albucciu (Arzachena. Sassari), in RivScPr, XVII, 1962, p. 161 ss.; ead., Un singolare monumento preistorico della Gallura. Il tempietto di Malchittu, in Archivio Storico Sardo, XIX, 1964, p. 5 ss.; S. M. Puglisi, E. Castaldi, Aspetti dell'accantonamento culturale nella Gallura preistorica e protostorica, in StSard, XIX,1964-65, p. 123 ss.; E. Contu, Considerazioni su un saggio di scavo al Nuraghe «La Prisciona» di Arzachena, ibid., p. 244 ss.; M. L. Ferrarese Cerati, Tombe in tafoni della Gallura, in BPI, n.s., XIX, 1968, p. 3 ss.; E. Castaldi, Tombe di giganti nel Sassarese, in Origini, III, 1969, p. 119 ss.; E. Atzeni, Aspetti e sviluppi culturali del Neolitico e della prima età dei metalli in Sardegna, in G. Pugliese Carratelli (ed.), Ichnussa, Milano 1981, p. XXI ss.; E. Contu, L'architettura nuragica, ibid., p. 5 ss.; G. Lilliu, La civiltà nuragica, Sassari 1982; AA.VV., Arzachena. Breve itinerario, Sassari 1984.