Asburgo
(o Absburgo) Dinastia feudale, poi regale e imperiale, assurta a potenza fin dal 13° secolo. Il primo conte di Habsburg (dal castello di Habichtsburg, Svizzera) accertato è Werner II, fatto conte dopo il 1082. Tra i suoi discendenti si ricordano: Alberto III il Ricco (m. 1199) conte di A., langravio dell’Alta Alsazia e protettore del monastero di Säcknigen; Rodolfo II (m. 1232), che ottenne da Federico II di Hohenstaufen la contea di Argovia, acquistò Laufenburg ed ebbe il protettorato sui cantoni di Schwyz, Uri, Unterwalden e Lucerna; con i suoi due figli gli A. si divisero in due linee: la principale con Alberto IV e con Rodolfo III quella cadetta di Laufenburg, che, a sua volta, si distinse in altre due linee, estintesi nel 1408 e 1415.
La linea principale, iniziata da Alberto IV, prosegue con il figlio Rodolfo, che accrebbe i domini con acquisti in Argovia, Lucerna, Zug, Unterwalden e Friburgo, con l’eredità materna della casa Zähringen e strappando al re Ottocaro di Boemia Austria e Stiria (1278), date in feudo con il titolo ducale ai figli Alberto e Rodolfo. Con la morte di Alberto I e la sconfitta a Mühldorf (1321) di suo figlio Federico I detto il Bello si fermò l’ascesa degli A.: ridotti a duchi d’Austria, si diedero a consolidare i propri possessi, arricchiti di Carinzia e Carniola sotto Alberto II e del Tirolo sotto Rodolfo IV. Morto questi (1365), si ebbe la scissione del dominio dando luogo a due diversi rami. La linea albertina, padrona dell’Austria e iniziata dal fratello di Rodolfo Alberto III, riottenne nel 1437 la corona imperiale con Alberto V (➔ Alberto II d’Asburgo) e si estinse nel 1457 con il figlio postumo Ladislao. La linea leopoldina o stiriana, sovrana su Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo e iniziata dal fratello Leopoldo III, proseguì con i figli Federico IV detto «dalle Tasche vuote» ed Ernesto, il cui figlio Federico V (➔ III come imperatore) riunificò nuovamente tutti i possessi degli A. e fissò il carattere austriaco della casa, rinunziando a ogni possesso in terra elvetica.
Con il figlio di Federico III, Massimiliano I (➔ Massimiliano I d’Asburgo) iniziò la fortuna europea della casa: gli arciduchi d’Austria (titolo introdotto nel 1453) si succedettero sul trono imperiale; un’accorta politica matrimoniale diede a Massimiliano il possesso dei Paesi Bassi, e le nozze tra il figlio Filippo il Bello e Giovanna la Pazza assicurarono alla casa il regno di Spagna. Morto Massimiliano, il nipote Carlo I (➔ V come imperatore) riunì ai possessi degli A. Paesi Bassi, Spagna e quelli in Italia, Africa e America. Abdicando nel 1556 egli lasciò la corona imperiale al fratello Ferdinando e i possessi spagnoli al figlio Filippo II. Vi furono da allora due potenti case di A.: la primogenita, gli A. di Spagna, che attraverso Filippo II, Filippo III e Filippo IV giunse a Carlo II, con cui si estinse; e la casa laterale, o degli A. d’Austria, dalla quale derivarono gli imperatori Ferdinando I, Massimiliano II, Rodolfo II e il fratello Mattia, Ferdinando II, Ferdinando III, Leopoldo I, che conquistò definitivamente l’Ungheria, Giuseppe I e il fratello Carlo VI che, con la guerra di Successione spagnola, ottenne i Paesi Bassi spagnoli, il Milanese e, per alcuni anni, Napoli, Sicilia, Parma, Piacenza e Guastalla.
Essendo premorto a Carlo VI l’unico figlio maschio, la Prammatica sanzione del 1713 ammise la successione a favore della figlia Maria Teresa, che sposando nel 1736 Francesco Stefano di Lorena assicurò la continuazione della casa. Superata la guerra di Successione austriaca, a Maria Teresa (1740-80) succedettero i figli Giuseppe II e Leopoldo II e il figlio di questi Francesco II, che nel 1804 assunse il nome di Francesco I imperatore d’Austria. Gli succedette il figlio Ferdinando I, che nel 1848 abdicò in favore del nipote Francesco Giuseppe I, sotto il cui lungo regno (1848-1916) la dinastia esaurì la plurisecolare parabola. Scomparsi i più vicini eredi, Rodolfo nel 1889 e Francesco Ferdinando nel 1914, la successione toccò a Carlo I, figlio del defunto arciduca Ottone, che resse fiaccamente l’impero fino alla catastrofe del 1918. Da allora gli A. sono ridotti alla condizione di semplici cittadini e vivono all’estero. Rami laterali. Dal ceppo principale A.-Lorena derivarono rami cadetti, che regnarono per un certo tempo su Stati minori. Quello granducale di Toscana, iniziato con Leopoldo (➔ Leopoldo II imperatore) proseguì con il secondogenito Ferdinando III e con Leopoldo II, che perdette lo Stato nel 1859. Il ramo ducale di Modena (A.-Este), iniziato con Ferdinando, fratello di Leopoldo II e marito di Maria Beatrice d’Este erede di Modena, proseguì con Francesco IV e Francesco V, spodestato nel 1859 e morto senza eredi. Quello imperiale del Messico iniziò e si estinse con Massimiliano, fratello di Francesco Giuseppe, fucilato a Querétaro nel 1867. Dall’imperatore Leopoldo II derivarono altri due rami: quello ducale di Teschen con Carlo Luigi Giovanni, figlio di Leopoldo II e padre dell’arciduca Alberto, e quello palatino d’Ungheria con Giuseppe.