CONDIVI, Ascanio
Pittore e scultore, nato a Ripatransone nelle Marche forse nel 1525, ivi morto nel 1574. Venuto giovane a Roma, si legò subito a Michelangelo. Nessuna sua opera però di scultura e di pittura è giunta a noi. Il suo nome rimane affidato interamente alla sua opera di biografo di Michelangelo, di cui pubblicò la vita, ancor vivo il maestro, a Roma nel 1553, dedicandola a papa Giulio III, che forse l'aveva patrocinata. Ordinata nell'esposizione e fedele nella successione dei fatti, essa è da ritenersi il documento più pieno e informativo della vita di Michelangelo, dal cui vivo oracolo con destrezza e pazienza il C. cercava continuamente di cavare fatti, ricordi e idee. Questo suo carattere quasi ufficioso è rilevato anzi dal fatto che ne fu affrettata l'edizione "perché, dice il C., sono stati taluni che, scrivendo di questo raro uomo... da un canto si hanno detto cose, che mai non furono, dall'altra lassatene molte di quelle che sono degnissime di esser notate". Scritta in uno stile piano, sobrio, per cui viene considerata anche testo di lettura, e per cui il Milanesi, rilevatene le differenze con altre lettere del C. stesso, la sospetta riveduta da altri, è tutto un inno moderato e sincero alle opere e alla figura del maestro e documento commovente di devozione.
Bibl.: M. H. Bernath, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912 (con bibl.); v. inoltre: p. 293, F. Raffaelli, Di alcuni lavori del Buonarroti esistenti nelle Marche con cenni biografici di Ascanio Condivi, Fermo 1875. V. anche Condivi, Vita di Michelangelo, Firenze 1927 e J. v. Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924.