Banca asiatica di sviluppo
La Banca asiatica di sviluppo (Adb) trae le sue origini da una risoluzione approvata nel 1963 dalla Commissione economica e sociale per l’Asia e il Pacifico (Escap) delle Nazioni Unite che, nell’ottica di favorire lo sviluppo regionale asiatico liberandolo dalla dipendenza economica dai paesi occidentali, stabilì la creazione di un’istituzione finanziaria regionale. Su questa base, 31 paesi asiatici davano vita a Manila, nel 1966, alla Adb.
Obiettivo principale posto dallo statuto della Adb è – e rimane a tutt’oggi – la riduzione della povertà nei paesi membri. Nonostante la recente crescita di molte economie asiatiche, la piaga della povertà continua infatti ad affliggere l’area di attività della Banca, rendendone cruciale l’azione. Due terzi dei poveri del mondo risiedono infatti nei paesi membri dell’Adb: si tratta di circa 1,8 miliardi di persone che vivono con meno di due dollari al giorno, la metà dei quali non raggiunge la soglia di 1,25 dollari giornalieri. L’azione della Banca si è dunque tradizionalmente rivolta al sostegno delle economie asiatiche tramite assistenza tecnica, prestiti, garanzie e sovvenzioni, sviluppo delle infrastrutture necessarie a contrastare la povertà e a raggiungere l’autosufficienza alimentare.
Il Giappone ha giocato un ruolo chiave tanto nell’istituzione dell’Adb, quanto nelle attività dei suoi primi anni, anche in considerazione della circostanza che il sostegno fornito a paesi come Indonesia, Filippine, Thailandia, Malaysia o Corea del Sud (che assorbirono circa il 78,5% dei prestiti erogati tra il 1967 e il 1972) andava a rafforzare i suoi principali partner commerciali. Tuttora, il Giappone rappresenta assieme agli Stati Uniti il principale attore della Banca ed entrambi detengono una percentuale del 15,65% del capitale e un potere di voto pari al 12,82%. I maggiori beneficiari nel 2011 sono stati, nell’ordine, Indonesia, India, Cina, Pakistan, Bangladesh e Filippine.
Negli ultimi anni, l’Adb ha svolto un ruolo importante nel contrastare gli effetti dei disastri ambientali: per lo tsunami del 2004 è stato costituito un fondo apposito da 600 milioni di dollari e l’assistenza complessiva ha raggiunto 892 milioni di dollari, mentre, a seguito delle inondazioni che hanno colpito il Pakistan nel 2010, l’Adb ha stanziato tre milioni per contrastare l’emergenza, prevedendo inoltre di fornire ad Islamabad due miliardi di dollari nei seguenti due anni. Al 31 dicembre 2011 l’organizzazione ha erogato prestiti per un ammontare di 21,72 miliardi di dollari, di cui 14,02 finanziati dall’Adb e il restante ammontare dai partner finanziari.
Con 48 membri regionali e 19 extra-regionali, l’Adb mantiene una forte connotazione asiatica e anche la percentuale di voti a disposizione degli attori regionali è prevalente (65,7%). Con l’adesione della Repubblica Popolare Cinese nel 1986, Taiwan rimase membro della Banca, ma dovette cambiare il proprio nome in Taipei.
Struttura istituzionale
L’organo principale dell’Adb è il Consiglio dei governatori, che è composto da un rappresentante per ogni stato membro e ha competenza sugli affari più rilevanti per la vita della Banca, tra cui l’elezione del presidente, l’approvazione del bilancio e dei rendiconti finanziari. Il Consiglio dei governatori nomina al suo interno 12 consiglieri di amministrazione (otto dei quali devono appartenere a un paese della regione) e 12 vice consiglieri, che gestiscono le attività operative dell’Adb e restano in carica per tre anni. Il Consiglio d’amministrazione approva i prestiti, i programmi di assistenza tecnica e le operazioni di gestione finanziaria della Banca.
Il presidente dell’Adb rimane in carica per cinque anni e tradizionalmente è sempre stato di nazionalità giapponese, a rispecchiare la rilevanza che Tokyo mantiene nell’organizzazione. L’Adb ha il proprio quartier generale a Manila, ma opera anche tramite 29 uffici al di fuori del territorio filippino.
Afghanistan, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Bangladesh, Belgio, Bhutan, Brunei, Cambogia, Canada, Cina, Isole Cook, Corea (Repubblica), Danimarca, Figi, Filippine, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Hong Kong (Cina), India, Indonesia, Irlanda, Italia, Kazakistan, Kiribati, Kirghizistan, Laos, Lussemburgo, Malaysia, Maldive, Isole Marshall, Micronesia, Mongolia, Myanmar, Nauru, Nepal, Norvegia, Nuova Zelanda, Pakistan, Paesi Bassi, Palau, Papua Nuova Guinea, Portogallo, Regno Unito, Samoa, Singapore, Isole Salomone, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Tagikistan, Taipei (Cina), Thailandia, Timor Est, Tonga, Turchia, Turkmenistan, Tuvalu, Uzbekistan, Vanuatu, Vietnam.