ASIMBOLIA (dal gr. ἀ privativo e σύμβολον "segno rappresentativo")
Perdita, completa o incompleta, di categorie di ricordi, o di rappresentazioni, in seguito ad alterazioni delle aree corticali in cui hanno la loro sede speciale. Perdere i ricordi di certe immagini sensoriali non è lo stesso che perdere le sensazioni e le percezioni del senso corrispondente. Nella cecità psichica gli oggetti sono visti, ma non riconosciuti, ed è impossibile l'evocazione mnemonica e associativa d'un'immagine visiva. In modo analogo si ha una sordità psichica: i suoni, o i rumori, sono uditi, ma non compresi. Le varie forme di afasia (v.) consistono appunto in asimbolie diverse: afasia motoria, cioè perdita delle immagini motorie occorrenti a pronunziare le parole; sordità verbale cioè perdita della capacità d'intendere il valore delle parole udite; cecità verbale, cioè perdita della capacità d'interpretare (non di vedere) i segni grafici, che si associa ad agrafia. Astereognosia è la perdita delle immagini geometriche ricavabili col senso tattile e muscolare: aprassia la perdita delle rappresentazioni dei gesti e degli atti. Se parecchie categorie d'immagini sono perdute, si può giungere a uno stato di demenza asimbolica. Il quadro di queste diverse forme d'asimbolia può essere transitorio, per una specie di claudicazione delle aree corticali, nell'arteriosclerosi, nell'anemia cerebrale in certe intossicazioni o in seguito a crisi epilettiche.