asimmetria emisferica
Insieme delle differenze anatomiche e funzionali tra i due emisferi cerebrali riscontrabili non soltanto in molte specie di Primati non umani e nell’uomo, ma anche in alcune specie di ominidi estinti. Molti studiosi ipotizzano che le specializzazioni microanatomiche abbiano favorito, durante l’evoluzione filogenetica, un processo di localizzazione specifica di una determinata funzione cognitiva in un certo emisfero (lateralizzazione) come conseguenza delle asimmetrie emisferiche già presenti nel cervello dei Mammiferi. Per effetto di tale processo, le funzioni cognitive e comportamentali più analitiche e razionali, tra cui il linguaggio, nell’uomo sono localizzate nell’emisfero sinistro, mentre quelle sintetiche e immaginative nel destro. Anche se mancano dati certi, si ritiene che un’asimmetria morfologica tra gli emisferi cerebrali costituisca la base delle loro differenti competenze linguistiche e della dominanza manuale, con la preferenza in genere accordata alla mano destra (controllata dall’emisfero sinistro). Così, per es., esiste una correlazione significativa tra dominanza manuale e funzione linguistica, da un lato, ed entità dell’asimmetria di lato relativa al planum temporale dall’altro. Il planum temporale corrisponde al labbro inferiore della scissura di Silvio, e gli studi neuroanatomici hanno indicato che, nella maggioranza dei casi, esso tende a essere più esteso nell’emisfero sinistro che in quello destro, in una percentuale oggi valutabile almeno all’80%. La diversa specializzazione funzionale dei due emisferi sembra avere implicazioni significative anche nel campo dell’attività motoria e dello sport. (*)
→ Apprendimento. Basi biologiche dell’apprendimento