asimmetria informativa
asimmetrìa informativa locuz. sost. f. – Condizione che si verifica quando uno o più operatori economici dispongono di informazioni più precise di altri. In generale, interferisce con il corretto funzionamento del mercato, incentivando l’agente economico meglio informato ad assumere comportamenti opportunistici. Due esempi di a. i. riguardano il settore delle assicurazioni e quello finanziario. Un assicuratore il quale stipula un contratto con un cliente non conosce perfettamente l'effettiva rischiosità dell'assicurato. Dall'altro lato, l'assicurato può essere interessato a nascondere informazioni sulle sue caratteristiche e, soprattutto, una volta stipulato il contratto, può essere indotto a comportarsi in modo tale da accrescere il rischio per l'assicuratore, cioè a comportarsi in modo più rischioso (negligente) di quanto avverrebbe in assenza del contratto assicurativo (v. azzardo morale). Tuttavia l'assicuratore non può sapere se l'assicurato si comporti o meno in modo negligente, a meno che non sostenga costi di monitoraggio assai elevati. Problemi in qualche misura analoghi si presentano sui mercati finanziari. Il credito è intrinsecamente connesso a problemi di natura informativa: chi concede un prestito ha bisogno di informazioni sull'affidabilità del prenditore del prestito, e queste sono costose e inoltre non sempre ottenibili. Più precisamente, chi concede il prestito non conosce con certezza la rischiosità del progetto d'investimento da finanziare e, quindi, non conosce la probabilità che il beneficiario del prestito sia in grado di restituire il debito. Esistono tuttavia meccanismi contrattuali per attenuare le conseguenze nocive dell’a. i.: per es. le banche saranno rassicurate, e concederanno maggior credito, se l’amministratore delegato si assume una parte del rischio investendo in azioni; le assicurazioni utilizzeranno contratti con franchigia per contenere la mancanza di cura dei beneficiari. L’a. i. può essere affrontata anche con metodi più diretti: un’autorità di vigilanza può richiedere agli intermediari di condividere le informazioni sul merito creditizio e assicurativo dei clienti, oppure possono sorgere imprese che si specializzano nella raccolta, elaborazione e vendita di informazioni. Per quanto riguarda in particolare le società che raccolgono informazioni per la valutazione dell’affidabilità finanziaria (v. rating), possono sorgere conflitti di interesse se queste vengono pagate dalle imprese il cui merito di credito viene valutato.