ASOLO (῎Ακεδον e ῎Οκελον, Acĕlum)
Città moderna che sorge sul luogo dell'antica Acelum, centro dei Veneti nominato da Plinio (Nat. hist., iii, 19, 130) e da Tolomeo (iii, 1, 30; nei mss. ῎Ακεδον). Vicino al torrente Musone si sono trovati manufatti del Paleolitico e, ai piedi della vicina collina, è stato messo in luce un sepolcreto veneto. Fu municipio romano con quattuorviri (C. I. L., v, 2091, 2092, 88o8) e praefecti iure dicundo (C. I. L., v, 2092) e un curator reipublicae, appartenente alla tribù Claudia. Della città romana sono tornati in luce avanzi di un teatro con parti della scena e della cavea e di un edificio termale. Era sulla sinistra della via Claudia Augusta, ma distante, tra Tarvisium e Feltria. Nel VI sec. fu sede vescovile (Paul. Diac., Hist. Langob., iii, 26: Agnellus de Acilo).
Bibl.: C. Hülsen, in Pauly-Wissowa, I, c. 153, s. v. Acelum; E. De Ruggiero, Diz., I, p. 24; Not. scavi, 1876, pp. 81, 178; 1877, p. 235; 1880, p. 43; 1881, p. 205; 1882, p. 289; 1883, p. 118.