ASPIO (A. T., 24-25-26)
Fiume delle Marche il cui bacino raccoglie le acque del versante orientale delle colline plioceniche osimane (m. 360) e quelle del M. Conero (m. 572), estrema propaggine calcareo-mesozoica appenninica, che, mentre precipita sull'Adriatico con una faglia, declina dolcemente a O. verso l'Aspio ed è cinto alla base da gessi miocenici. Il fiume, che è prevalentemente diretto da N. a S., sbocca sulla sinistra del Musone a meno di 2 km. dal mare; è seguito quasi interamente dalla strada nazionale lauretana e dalla ferrovia litoranea adriatica, nel punto in cui questa deve internarsi dinanzi all'ostacolo del Conero.
Aspio (Terme) è una frazione del comune di Camerano, situata a 33 m. s. m., che conta 70 ab.; trae la sua importanza dalla stazione idrominerale di acque salso-iodico ferruginose, detta anche Fontanelle, che sgorgano da molte sorgenti, alcune situate nell'alveo stesso del fiume, a circa 30 m. s. m., con una portata di 180.000 litri giornalieri; la temperatura delle acque (15-16°) ne mostra l'origine non profonda, poiché corrisponde alla media annua del luogo; contengono in soluzione da 12 a 13 grammi di sostanze minerali ogni litro, in prevalenza cloruro di sodio; godono antica fama di acque benefiche nelle malattie dell'apparato digerente e del fegato.