assenza (assenzia)
Appare in due passi del Convivio, nel primo dei quali (la presenza del sole e ... la sua assenza, III IX 12), come nota il Busnelli, corrisponde all' " absentia solis " di cui parla Tommaso (Comm. Meteor. I lect. 13); si tratta perciò di un termine tecnico del linguaggio scientifico. Molto più vicino al senso di a. comune oggi è l'uso in IV 18 [mentre] io mirava e cercava se la prima materia de li elementi era da Dio intesa... quasi ne la sua assenzia dimorando [nell'a. di questa mia donna, cioè della filosofia], entrai a riguardare col pensiero lo difetto umano intorno al detto errore (a proposito della natura della nobiltà), dove D. allude a una breve sospensione dei suoi studi filosofici, a un periodo in cui visse lontano dalle scuole dei religiosi e dei filosofanti.