assettatore
. Apax dantesco, dal latino assectator (da assectari, " seguire ", " accompagnare uno a ogni passo ", intensivo di sequi), in Cv I I 12 (come sí legge nell'ediz. del '21 e della Simonelli) : né [si sieda al convivio] alcuno assettatore di vizii, nel senso di " seguace di vizi ".
Nel commento di Busnelli e Vandelli si osserva tuttavia che contro la possibile fonte in un passo di Plinio (Nat. Hist. XVIII 68 3 " assectator sapientiae ") è da pensare al commento di s. Tommaso a un passo dell'Etica di Aristotele (I lect. 3), in cui l'Aquinate parla di " sectatores passionum ". D'altra parte nel latino di D. si trova più volte sectator (Ep XI 25; VE I XII 5, II VI 8), mai assectator: di qui la supposizione che il testo " sia da leggere settatore di vizii ".