ASSIDERAMENTO (lat. sideratio "irrigidimento dovuto al freddo", da sidus "stella")
La vita non è possibile che entro certi limiti di abbassamento o d'elevazione della temperatura. I disturbi e la morte per assideramento sono precisamente quelli che si riferiscono all'azione generale delle troppo basse temperature sull'organismo. D'altra parte il freddo e la congelazione (v.) possono avere effetti lesivi locali e topici i quali, come per il calore, si manifestano in gradi diversi ossia in forma di semplice reagione infiammatoria, iperemie, edemi, flittene, geloni, ecc., sino al grado di necrosi e di gangrene come avvenne in alta montagna durante la guerra mondiale con i cosiddetti "piedi di trincea". Occorre inoltre distinguere gli effetti della diretta azione del freddo dalle svariate malattie (polmoniti, reumatismi, nefriti, ecc.) che il raffreddamento o il brusco squilibrio della temperatura possono contribuire a determinare nell'organismo, scemaadone la resistenza bio-fisica.
Il vero e proprio assideramento, dovuto alla diretta e generale azione delle basse temperature, come se ne hanno non rari casi nei paesi freddi, si svolge con brividi, intirizzimento, pallore, stordimento, subdelirio, profonda prostrazione ed apatia, sonnolenza invincibile, torpore, indi stato comatoso, rallentamento del cuore, vaso-paralisi e, finalmente, cessazione del respiro. Il Borri trova una certa analogia con la morte asfittica per la paralisi terminale dei centri bulbari. I deboli, i vecchi, i bambini, gli affaticati, i denutriti e gli alcoolici offrono minore resistenza all'assideramento. Bene spesso la morte è determinata da concause morbose specialmente d'ordine cardio-vascolare come avviene per i beoni, mendicanti o vecchi che si trovano morti sulla pubblica strada durante la stagione fredda. Per soggetti robusti, allenati e ben coperti si ha sopportazione di temperature anche di −50°, come hanno dimostrato anche le nostre spedizioni polari. Il meccanismo di morte può quindi variare per circostanze diverse, talché anche il reperto necroscopico non si trova né costante né caratterisiico. Si tenga presente che la congelazione del cadavere si può anche essere verificata successivamente alla morte, effetto di ben altra causa. I visceri degli assiderati si trovano congesti; si notano piccole ecchimosi e suffusioni ematiche, specialmente nella muscolatura del collo e sulla mucosa gastrica. Le indagini istologiche hanno rivelato lieve modificazione nella formula leucocitaria nel circolo periferico (Baecchi) e sottili alterazioni del sistema nervoso (De-Crecchio Mirto, Mattioli), nonché alterazioni emolitiche e biofisiche delle emazie.
La morte per assideramento è di particolare interesse medico-legale. Il perito dovrà risolvere delicati problemi attinenti ad altre concause di morte dovute a lesioni, percosse, maltrattamenti ecc. e dovrà decidere se la congelazione avvenne a corpo vivo o dopo morte. Oltre che penali, sorgono anche questioni di responsabilità civili e di assicurazioni sociali relativamente alle malattie e decessi eventualmente causati o concausati dal freddo.