ASSISTENZA TECNICA
. La constatazione del grave pericolo rappresentato per la pacifica convivenza umana ed il progresso civile dagli squilibrî economici fra paese e paese, fattisi più evidenti e più gravi alla fine del secondo conflitto mondiale, e il riconoscimento dell'interdipendenza fra sviluppo economico e sviluppo umano, sono alla base di numerose iniziative, a carattere bilaterale, regionale e multilaterale, che si definiscono di "assistenza tecnica". Esse mirano a fornire ai paesi economicamente arretrati la capacità tecnica sufficiente per attuare i proprî piani di sviluppo, utilizzando in modo efficace gli aiuti concessi da enti finanziarî internazionali.
Fra le molteplici iniziative nel campo dell'a. t. occupa una posizione fondamentale, per l'esemplarità della metodologia, per la serie ormai numerosa delle concrete realizzazioni, per l'elevata solidarietà internazionale da cui si esprime il "Programma di a. t. delle Nazioni Unite". Il principio dell'aiuto economico internazionale ai paesi sottosviluppati (già sancito dagli articoli 55 a e 56 della Carta delle N. U.) ha avuto inizio concreto di attuazione a seguito di una risoluzione (n. 222, IX), votata nel marzo 1949 dal Consiglio economico e sociale delle N. U., in cui veniva auspicato "un piano organico per un vasto programma di a. t., ai fini del progresso economico, da attuarsi mediante una collaborazione internazionale, per il tramite delle N. U. e dei loro Enti specializzati e che tenga in debito conto le questioni di natura sociale che influenzano direttamente il progresso economico". Tale piano è finanziato attraverso un conto speciale, alimentato ogni anno dai contributi volontarî dei governi partecipanti (nel 1959 essi hanno raggiunto il numero di 86). La cifra media annua raggiunta si è aggirata negli ultimi anni attomo ai 30 milioni di dollari.
Uno speciale organo, in cui sono rappresentate le N. U. e gli istituti specializzati che con esse collaborano all'attuazione del programma, esamina ogni anno le richieste di a. t. e, proporzionalmente ai contributi offerti dai paesi donatori, fissa l'ammontare dell'aiuto che può essere concesso a ciascun paese (sempre nel 1959, i paesi e i territorî beneficiarî sono stati 140).
Nell'ambito delle singole, specifiche competenze gli stessi enti organizzano i singoli progetti e sopraintendono alla loro esecuzione, assumendone la responsabilità di fronte al Consiglio economico e sociale delle N. U.
In questa divisione di compiti, le N. U. si sono riservate ciò che riguarda lo sviluppo economico, l'amministrazione pubblica, il benessere sociale, lo sviluppo industriale ed i trasporti; l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) per quanto riguarda la produzione di derrate alimentari, i servizî di divulgazione agricola, la lotta contro le malattie del bestiame; l'Organizzazione per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) è competente per quanto riguarda l'insegnamento di ogni ordine e grado, l'educazione di base e degli adulti, i mezzi d'informazione, la ricerca scientifica, la documentazione; l'Organizzazione internazionale per l'aviazione civile (ICAO) cura la preparazione del personale degli aeroporti e l'organizzazione di stazioni meteorologiche; l'Organizzazione mondiale della sanità (WHO) conduce la lotta contro le malattie, si dedica alla preparazione del personale sanitario ed all'educazione sanitaria della popolazione; l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) offre la sua collaborazione nel campo delle comunicazioni telegrafiche, telefoniche, radiofoniche; l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) in quello dei servizî meteorologici; l'Agenzia internaz. per l'energia atomica (IAEA) è competente per quanto riguarda l'utilizzazione pacifica dell'energia atomica, mentre l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) lo è per quanto riguarda la formazione professionale. La Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo ed il Fondo monetario internazionale offrono infine la loro collaborazione in vista di un coordinamento delle proprie iniziative con quelle che rientrano nel programma di assistenza tecnica.
Dal 1° gennaio 1959 è inoltre entrato in funzione il Fondo speciale delle N. U., che costituisce una nuova espansione dell'aiuto internazionale allo sviluppo economico dei paesi sottosviluppati. Nella prospettiva generale esso occupa una posizione intermedia tra l'a. t. ed il finanziamento vero e proprio in quanto costituisce la tappa del "pre-investimento". Il suo scopo è di contribuire ad assicurare, durante un lasso di tempo determinato, il finanziamento di imprese nazionali o regionali, il cui successo può facilitare, in un momento ulteriore, investimenti massicci di capitali, di origine interna od esterna, pubblica o privata.
Alla base dell'attuazione del programma di a. t. stanno alcune norme fondamentali: 1) l'a. t. non deve in nessun caso servire di pretesto all'ingerenza economica e politica negli affari interni dei singoli stati e viene perciò fornita solo in base a richiesta delle autorità governative locali e, per quanto possibile, nelle forme desiderate ed indicate da queste; 2) l'a. t. non è d'altra parte un'elemosina ed i paesi beneficiarî devono perciò collaborare materialmente e finanziariamente all'esecuzione del progetto per cui hanno chiesto l'assistenza e garantire la sua prosecuzione, anche quando l'aiuto sia venuto a cessare; 3) l'a. t. è concepita e fornita in modo da accrescere la produttività in settori da cui la popolazione, nel suo insieme, possa trarre vantaggio; 4) nel procedere alla selezione delle richieste si tende ad identificare quei "progetti pilota", che possano contribuire alla formazione degli esperti locali, chiamati poi a proseguirli, ed abbiano valore esemplare per gli altri paesi che si trovano in condizioni analoghe.
I fondi disponibili sono utilizzati secondo i seguenti criterî: 1) invio di esperti, che collaborino con gli stati che ne hanno fatta richiesta a risolvere determinati problemi dello sviluppo nazionale; 2) concessione di borse di studio che permettano ai beneficiarî di acquisire all'estero una formazione che li metta poi in grado di assumere nei proprî paesi posti di responsabilità; 3) funzionamento di centri di dimostrazione e di formazione che rispondano ai bisogni di più paesi appartenenti alla stessa regione.
Tutto ciò porta a rilevare che è cosa nuova, nella storia dell'umanità, la concezione di una a. t. che non si limita ad alleviare le conseguenze di impreviste calamità, ma si prefigge di migliorare durevolmente le condizioni di vita, di igiene e di cultura ed opera contemporaneamente per favorire la produttività del lavoro e per stimolare il progresso sociale ed educativo, aiutando le popolazioni a comprendere i problemi dell'ambiente in cui vivono ed a partecipare allo sviluppo della comunità di cui fanno parte.
Bibl.: Annuaire des Nations Unies, New York (pubblicato regolarmente a partire dal 1948): i capitoli sull'assistenza tecnica; Ce qu'il faut savoir des Nations Unies, New York 1953: capitolo sullo sviluppo economico dei paesi sottosviluppati; Rapports du Bureau de l'assistance technique au Comité de l'assistance technique (rapporto ufficiale pubblicato ogni anno a cura del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite). Oltre a questa bibliografia "ufficiale" possono essere anche consultate le seguenti opere: P. R. Calder, Men against the jungle, Londra 1954; Hands across frontiers: Case studies in technical co-operation, sotto la direzione di Howard M. Teaf e Peter G. Franck, Leida 1956; infine la pubblicazione della Carnegie Endowment for International Peace: Technical assistance for economic development; programme of the United Nations and specialized agencies, New York 1950.