asta
In Pg XXXI 18 e con men foga l'asta il segno tocca, vale propriamente " freccia " o " giavellotto " da scagliarsi con balestra. In Pd XVI 153 tanto che 'l giglio / non era ad asta mai posto a ritroso, a. significa " lancia ", " picca ". Il popolo di Firenze - dice Cacciaguida - era ai suoi tempi sì glorioso / e giusto, che l'insegna della città, il giglio, non veniva trascinata mai con l'a. rovesciata in campo, " quia de more est victorum saepe pervertere insignia capta ab hostibus, ponendo caput hastae superius deorsum et pedem sursum " (Benvenuto).
Chiaramente diminutivo di a. è ‛ asticciuola ', in If XII 60 de la schiera tre [centauri] si dipartiro / con archi e asticciuole prima elette, ove il vocabolo significa " piccola asta " armata di punta: vale, cioè, " freccia ", " saetta ", da lanciare sia con mano sia con balestra. Il diminutivo assorbe in sé per cumulo un duplice suffisso.