ASTERISCO
L’asterisco è un segno grafico (*) che può avere molteplici funzioni.
• Rinvia a una nota a margine o a piè di pagina.
• Indica il tipo car* tutt*
Era figliuolo di un mercante di *** (questi asterischi vengono tutti dalla circospezione del mio anonimo) (A. Manzoni, I promessi sposi).
Un impiego dell’asterisco che ha preso piede negli ultimi anni è quello legato alla volontà di evitare il cosiddetto uso “sessista” della lingua. Con soluzioni come car* tutt* si intende evitare l’uso del maschile generalizzato previsto dalla norma grammaticale (cari tutti riferito a donne e uomini), ma anche la dicotomia di genere implicita in una frase come care tutte e cari tutti
Videolettera di Nichi a* ragazz* del 9 aprile (www.sinistraecologialiberta.it)
Tale soluzione sembra derivare dall’impiego dell’asterisco come “carattere jolly” tipico dei sistemi informatizzati di ricerca.
In linguistica poi l’asterisco ha due funzioni specifiche.
1. In riferimento alle basi etimologiche, viene preposto a una parola per indicare che non esistono prove documentate della sua esistenza, ma si tratta di una forma deducibile soltanto in via ipotetica
Il verbo bruciare deriva dal latino parlato *brusiare
2. In riferimento all’uso linguistico, viene anteposto a una frase per segnalare che si tratta di una struttura agrammaticale, cioè non accettabile dalla coscienza linguistica dei parlanti nativi di una lingua
*Io parlare italiano
*Il più bellissimo del mondo.