astretto
Se ne ha un solo esempio in Cv IV XII 6, nella traduzione letterale di un passo di Cicerone (Par. I 6 " neque pecunias istorum... neque eas quibus maxime adstricti sunt voluptates, in bonis rebus aut expetendis esse duxi "): né le pecunie di costoro... né l'allegrezze de le quali massimamente sono astretti, tra cose buone o desiderabili esser dissi, con il valore che astringere ha in latino: " legare strettamente ", " avvincere ". Per " duxi " reso con dissi, v. Busnelli-Vandelli, ad l.