astuto
Ricorre in senso proprio di " chi usa astuzia ", in Cv IV XXVII 5 E, sì come dice lo Filosofo nel sesto de l'Etica, " impossibile è essere savio chi non è buono ", e però non è da dire savio chi con sottratti e con inganni procede, ma è da chiamare astuto. Il passo è inserito nel discorso che tratta della vecchiaia e delle virtù che si addicono ad essa: prudenza, giustizia, larghezza, affabilità.