ATAMANO (russo ataman)
Con questo nome furono chiamati i capi dei cosacchi organizzati in comunità armate alla metà del sec. XVI. Abitualmente, una volta l'anno, la cosiddetta truppa principale dei cosacchi del Don si riuniva in un'assemblea guerriera che eleggeva l'atamano e, come suo coadiutore, un esaul e un d'jaka. L'atamano di truppa era l'organo esecutivo, e la truppa cosacca poteva sempre cambiarlo, se non ne era contenta. In caso di entrata in campagna, i cosacchi eleggevano uno speciale capo di guerra, l'atamano di campagna. Nelle cittadine cosacche, che dal principio del sec. XIX cominciarono a chiamarsi stanicy (borghi dei cosacchi), si riuniva anche un'assemblea che eleggeva l'atamano del borgo. Dagli ultimi anni di Pietro il Grande (dal 1723), gli atamani di truppa cominciarono a essere nominati dal governo centrale, il che rafforzò il loro potere sui cosacchi e li fece indipendenti dalla loro truppa. Oltre agli atamani funzionarî, si chiamavano atamani, in generale, gli appartenenti alla classe elevata fra i cosacchi, i più valorosi e meritevoli, i quali, dalla seconda metà del '600, avevano cominciato a chiamarsi anziani. Nella società dei cosacchi del Dnjepr, iniziatasi nel sec. XVI, la cosiddetta Zaporožskaja Seč′, i capi militari portavano anch'essi il nome di atamani. Alla testa della seč′ stava un atamano di carriaggio, eletto di solito per un anno, e alla testa dei singoli villaggi (kuren′) in cui era divisa la truppa dei Zaporožcy, stava un atamano di villaggio. Anche nell'Ucraina troviamo atamani di centuria e atamani di villaggio. Finalmente, atamani nell'antica Russia si chiamavano in generale i più anziani in qualsiasi impresa, come, per esempio, nelle comunità di pescatori.