SOLDATI, Atanasio
Pittore, nato a Parma il 24 agosto 1896, morto ivi il 27 agosto 1953. È di grande significato ai fini della comprensione della sua pittura, sempre dominata da una lucida volontà di composizione geometrica, il fatto che S. si sia laureato (1921, univ. di Parma) in architettura.
Dopo una personale alla Gall. del Milione a Milano nel 1931, S. si trovò a far gruppo con altri artisti (O. Licini, O. Bogliardi, V. Ghiringhelli, M. Reggiani) che, orientandosi verso la pura astrazione di ispirazione genericamente neoplastica, si allinearono fra le più valide forze di reazione al Novecento. Le collettive del 1932 e 1934, alla Gall. del Milione e del 1935 nello studio di Casorati a Torino, alle quali partecipò S., sono importanti tappe della storia dell'astrattismo italiano: di cui S. fu quindi fin dagli inizî uno dei protagonisti. Sospesa l'attività pittorica dal 1942 al 1945 per dedicarsi alla Resistenza (fu eletto presidente del C.L.N. di Brera), dopo la Liberazione tornò a prendere parte intensa alla vita artistica milanese, frequentando il gruppo in cui si andavano ponendo le premesse dell'"arte concreta" (P. Borra, R. Radice, B. Munari, M. Reggiani, Veronesi, M. Rho, G. Dorfles) e partecipando a numerose mostre collettive, fra le quali alcune, a carattere internazionale, contribuirono a reinserire l'arte italiana nel flusso dei grandi movimenti contemporanei. Il risultato di questi fermenti e di questi scambî, oltre l'evoluzione o meglio l'autochiarificazione in senso più esplicitamente concretista del gruppo astratto milanese, fu la fondazione a Milano, nel dic. 1948, del MAC (Movimento d'Arte Concreta), a opera di S., B. Munari e degli architetti G. Monnet e G. Dorfles. Fra le molte manifestazioni cui S. fu presente da allora fino alla sua morte, si citano fra le più importanti (oltre alle tante alla Gall. Bergamini di Milano) la mostra "Italienische Kunst der Gegenwart" a Monaco nel 1950, la mostra "Arte astratta e concreta in Italia" nel febbr. 1952 alla Gall. Nazionale d'arte moderna di Roma, le Biennali di Venezia (dove S. vinse nel 1952 un premio acquisto), e le Quadriennali di Roma.
Opere di S. si trovano nella Gall. Naz. d'arte moderna di Roma, nella Gall. d'arte moderna di Milano, nel Museo Civico di Torino, nella Pinacoteca Stuart di Parma, nel Museo di S. Paolo nel Brasile, ecc., oltre che in molte collezioni private. Vedi tav. f. t.
Bibl.: G. Marchiori, A. S., in Panorama dell'arte ital. 1951, Torino 1951, p. 121; L. Anceschi, Opere recenti di S. alla Gall. Bergamini, in Arte concreta, 1951-52, p. 51; G. Dorfles, A. S..., in Arti Visive, n. 3, dic. 1952-genn. 1953; E. Colla, Memorie di A. S., ibidem, n. 6-7, 1953, p. 2; A. Perilli, Ricordo di S., in La Fiera letteraria, VIII, n. 38, 20 sett. 1953; N. Ponente, A. S., in Commentari, V (1954), pp. 55-64; L. Venturi, S., Milano 1954; L. Anceschi, Le ultime opere di S., in Arte Concreta, 1954, p. 45; E. Prampolini, L'opera di S. in una rassegna postuma, in I 4 Soli, n. 3, maggio 1954, p. 3; A. Galvano, Preliminari ad una analisi di S., in Letteratura, n. 19-20 (genn.-apr. 1956), pp. 105 segg.; T. Sauvage, Pittura ital. del dopoguerra, Milano 1957, pp. 482-483, 521 e passim; H. Vollmer, Künstler-Lexikon der XX. Jahrh.s, IV, Lipsia 1958, p. 313; G. C. Argan e N. Ponente, Italia, in L'arte dopo il 1945, Milano 1959, pp. 87, 88, 93, 104; N. Ponente, Peinture moderne - Tendances contemporaines, Ginevra 1960, pp. 22-25.