ZANNONI, Atanasio
Celebre Brighella, nato a Ferrara verso il 1720, morto nel 1792. Di famiglia civile, studiò all'università. Filodrammatico appassionato, finì per dedicarsi interamente al teatro. Nel 1750 con Girolamo Medebach si fece apprezzare come attore, specie nelle commedie "all'improvviso", e come autore con la sua commedia La Patria. Come Brighella appartenne per circa trent'anni alla compagnia di Antonio Sacco, del quale sposò la sorella Adriana, vedova di R. Lombardi. Assistette il Sacco con devozione, tentando di rimediare allo sfacelo della compagnia.
Lo Z. trasformò Brighella, che impersonava un uomo rozzo ma astuto, volgare ma arguto, in un uomo di un certo garbo, sveglio, vivace e pronto al motto spiritoso, che ha qualche cognizione di lettere e con tendenze a un'umoristica filosofia: un Brighella che finì con lui e che il pubblico accolse con grande favore. Lo Z. aveva facili, pronti e graziosi i "concetti", sapide e vivaci le trovate di spirito. E fu detto Brighella impareggiabile, in special modo nei Contratti rotti, negl'Influssi di Saturno, nella Vedova Indiana, ecc. I suoi "improvvisi" introduceva nelle Fiabe e nei lavori ridotti dal Gozzi dal teatro spagnolo, rendendoli aderenti al carattere impersonato. Scrisse in prosa e in versi e pubblicò i Motti brighelleschi.