ATANASIU di Iaci (Aci)
Monaco benedettino, al quale è attribuita la paternità della Vinuta di lu re Iapicu in Catania, breve cronaca in volgar siciliano che narra l'ingresso e il soggiorno di re Giacomo in Catania, nel maggio del 1287.
Sull'autenticità della Vinuta si nutrono seri dubbi, soprattutto da quando V. De Gaetano sostenne con stringenti argomentazioni che la cronaca, pervenutaci in due copie settecentesche, non poteva risalire all'epoca dei fatti narrati, ma era un falso dello storico P. Carrera. Questi aveva dato notizia per prirno, nel 1639 (o 1640, secondo il Sicardi), della scoperta di un apografo della Vinuta, precisando che l'originale si era conservato in passato nel monastero di S. Nicolò l'Arena presso Catania; e, senza pubblicare il testo, se n'era servito citandolo per convalidare certe sue affermazioni sul porto di Catania e per comprovare l'antica nobiltà di famiglie catanesi. Non tanto, però, questi presunti moventi, quanto le incongruenze e gli anacronismi del testo, sottolineati dal De Gaetano nella loro gravità, davano fondamento ai sospetti di falso, che, nonostante l'appassionata confutazione del Sicardi, ancora oggi non si sono dissipati.
Il Carrera non aveva detto molto di A.: solo che era un monaco benedettino vissuto alla fine del sec. XIII. Altri, con fantasia, aggiunsero qualche nuova notizia. Il Di Giovanni mise di suo l'ipotesi che il casato di A. fosse "uscito di sangue saraceno". Il Castorina si spinse a supporre che A. "nativo di Aci Castello, ma catanese per l'istituto monastico" fosse pure autore del Rebellamentu di Sichilia, altra cronaca del Vespro giuntaci anonima. Ma se si ammette che la Vinuta sia apocrifa, le stesse poche notizie del Carrera non hanno valore: anche il nome di A. di Iaci deve essere stato scelto a caso o addirittura inventato.
Bibl.: P. Carrera, Delle memorie historiche della città di Catania, I, Catania 1639, Aggiunta, p.508; II, Catania 1641, p. 488; Id., Della famiglia Tedeschi, Catania 1642, p. 28; V. Di Giovanni, Cronache siciliane dei secoli XIII, XIV,XV, Bologna 1865, p. VII; P. Castorina, Catania e Dante Alighieri, Catania 1883, p. 51. Per la questione dell'autenticità della Vinuta, si vedano V. De Gaetano, La vinuta di lu re Iapicu in Catania, Catania 1898; Due Cronache del Vespro in Volgare Siciliano del secolo XIII, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XXXIV, a cura di E. Sicardi, pp. CLVIIICLXXVII; F. Giunta, La vinuta e lu soggiornu di lu re Iapicu..., in Repertorio storico-critico dei testi in antico siciliano det secoli XIV e XV, a cura di E. Li Gotti, Palermo 1949, pp. 37-39 (con l'elenco delle edizioni della Vinuta e bibliografia).