ATANODORO ('Αϑανόδωρος; nei testi latini Athenodürus)
Si conoscono quattro scultori greci di questo nome. Il primo, Acheo, firmò con gli argivi Argeiada, Asopodoro e Atoto la base sorreggente alcune statue in bronzo dedicate da Argo in Olimpia verso il 500 a. C. (E. Loewy, Inscr. gr. Bildh., 30). Il secondo, Arcade, scolaro di Policleto seniore, secondo Plinio, eseguì le statue in bronzo di Giove e d'Apollo, nel gruppo dedicato da Sparta a Delfi dopo la vittoria di Egospotami (405 a. C.). Il terzo è un bronzista d'epoca incerta: Plinio ricorda di lui alcune statue di matrone. Il quarto fu figlio di Agesandro rodiese (v.).
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstlerlex., II, Lipsia 1908, p. 209. Per il secondo, vedi Fouilles de Delphes, III (1910), nn. 50-69.