atassia-teleangiectasia
Malattia ereditaria con disturbi multisistemici, trasmessa in forma autosomica recessiva, dovuta alla mutazione di un gene chiamato ATM, caratterizzata da fenomeni di atassia cerebellare, comparsa di teleangiectasie (➔) a livello delle congiuntive e della cute, varia frequenza di manifestazioni infettive correlate al concomitante deficit immunitario di gravità variabile.
La malattia ha esordio precoce, in genere entro il quarto mese di vita. Le alterazioni immunologiche riguardano la risposta anticorpale (difetto quantitativo e qualitativo delle immunoglobuline, con particolare riguardo per quelle di classe A) e cellulare (progressiva riduzione della risposta mediata dai linfociti T e comparsa di anergia cutanea). L’incidenza di a.-t. nella popol. varia da 1/40.000 a 1/100.000. Gli individui affetti (omozigoti) presentano un rischio di sviluppare tumori 100 volte superiore a quello della popol. generale. Anche i portatori eterozigoti sani, presenti nell’1% circa della popol., mostrano un aumento da 3 a 4 volte dell’incidenza di tumori maligni. Le cellule degli individui affetti presentano difetti nella riparazione del DNA e, con maggiore frequenza rispetto a quelle degli individui normali, anomalie cromosomiche che coinvolgono specifici cromosomi, per es., il 14 e il 7. Il gene mutato nell’a.-t. è stato localizzato sul cromosoma 11. Non esiste una terapia in grado di contenere l’evoluzione della malattia. Un miglioramento sostanziale nella prevenzione delle infezioni si è ottenuto con la somministrazione di immunoglobuline per via endovenosa.
Nel corso degli anni Novanta del 20° secolo sono stati intrapresi numerosi studi nel tentativo di chiarire come la mutazione di un solo gene possa determinare una patologia così complessa. Il quadro delle funzioni del gene è risultato complicato: si è dimostrato infatti il suo ruolo centrale in molti processi cellulari, quali il controllo della proliferazione cellulare, la riparazione del DNA, la ricombinazione meiotica. Negli individui affetti sono state identificate almeno un centinaio di diverse mutazioni del gene ATM. Questa grande eterogeneità genetica rende difficile la diagnosi prenatale.