ATELE (dal gr. ἀτελής "imperfetto"; lat. scient. Ateles E. Geoffr.; fr. atèle; sp. ateles; ted. Klammeraffe; ingl. spider-monkey)
Genere della sottofamiglia Atelinae Pocock, scimmie della famiglia Cebi. Gli Atelini hanno arti lunghi; mani lunghe; unghie alquanto compresse lateralmente; coda lunga, muscolosa, prensile, con la porzione distale ventralmente nuda e provvista di creste papillari tattili. Nel cranio, la fronte è piuttosto alta; l'asse della base craniale forma un angolo ottuso con l'asse della base faciale; l'ioide non è fortemente sviluppato, il corpo e la branca ascendente della mandibola non sono esageratamente alti; l'ultimo molare non è sensibilmente più lungo degli altri. A queste scimmie, nate per la vita sugli alberi, la coda serve sia come àncora capace di portare un peso maggiore di quello di tutto il corpo, sia come quinto arto agilissimo. Si nutrono, forse esclusivamente, di sostanze vegetali. Se ne distinguono tre generi: Lagotriche, Brachitele, Atele.
Genere Lagotriche (dal gr. λαγώς "lepree e ϑρίξ "pelo"; latino scient. Lagothrix Geoffr. 1812; fr. lagotriche; ted. Wollaffe; ingl. wolly monkey). - Forma generale robusta, con arti di moderata lunghezza; gli anteriori appena più lunghi dei posteriori; pollice bene sviluppato, ma condirezionale coi diti 2-5, arcate sopracigliari sporgenti e setto internarico largo; genitali esterni della femmina penduli, ma brevi. Nel cranio, mandibola assai alta; molari piuttosto grandi. Dimensioni assai notevoli, circa 60 cm. di capo più tronco e 60 di coda. Rivestimento fitto, lanoso; gola coperta; pelo del petto e del ventre molto abbondante e lungo. Sono scimmie non particolarmente svelte, assai taciturne. Abitano in 7 specie l'Alta Amazzonia, la Colombia, l'Ecuador, il Perù, salendo molto in alto sui monti. La specie meglio nota è la Lagotriche di Humboldt (Lagothrix lagotricha Humb.) di colore grigio-ferro con testa nera.
Genere Brachitele (dal gr. βραχύς "corto" e τέλος "estremità"; lat. scient. Brachyteles Spix 1823; fr. brachytèle; ted. Spinnenaffe; inglese wolly spider monkey). - Dimensioni pressoché come nel precedente; forma generale assai meno robusta; arti molto lunghi, l'anteriore un po' più lungo del posteriore; pollice rudimentale senza unghia, o assente; unghie molto compresse lateralmente; setto internarico assai stretto. Rivestimento denso, lanoso; gola poco coperta. Genitali esterni della femmina penduli, di media lunghezza e rivestiti di pelo. Nel cranio la mandibola è assai alta. Gl'incisivi e anche i canini sono piccoli. Il primo incisivo superiore non è più grande del secondo. Specie unica il Brachitele o Mirichi, di colore variabile, ma fondamentalmente bruno-giallastro, diffuso nel Brasile di sud-est.
Genere Atele (lat. scient. Ateles E. Geoffr. 1806; fr. atèle; tedesco Klammeraffe; ingl. spider-monkey). - Forma generale poco robusta; dimensioni complessive come nei generi precedenti, ma con coda più lunga; tronco breve, con addome piuttosto sporgente e regione lombare singolarmente corta; testa piccola; arti molto lunghi, gli anteriori decisamente più lunghi dei posteriori; pollice di regola assente; unghie poco compresse lateralmente; rivestimento peloso assai lungo, lucente ed elastico; pelo della fronte diretto all'indietro e del resto della testa in avanti; gola pressoché nuda. Nel cranio, la mandibola non è particolarmente alta; gl'incisivi e i canini sono piuttosto grandi; il primo incisivo è più grande del secondo. Lo scheletro mostra le vertebre caudali appiattite ventralmente. Lo stomaco tende a complicarsi con diverticoli sacciformi; esiste un sacco laringeo. Genitali esterni della femmina penduli, molto lunghi e nudi. Se ne conoscono 16 specie, che probabilmente non reggerebbero tutte ad un'accurata revisione. Sono distribuite nell'Amazzonia, nella Guiana, lungo l'Orinoco, nella Colombia, nell'Ecuador e nel Perù. Le specie meglio note sono l'Atele panisco o Koata (Ateles paniscus L.) nero con faccia carnicina, dell'Amazzonia, della Guiana, del Perù; l'Atele nero (A. ater F. Cuv.), nero con faccia nera, della Guiana francese e del Perù orientale; l'Atele belzebut (A. belzebuth E. Geoffr.) grigio con parti inferiori bianche e peli dei fianchi allungati a frangia, dell'Orinoco; l'Atele di Geoffroy (A. Geoffroyi Kuhl), simile al precedente, ma senza frange laterali, dell'America Centrale fino alla Colombia.
Bibl.: Linneo, Systema Naturae, 1758; E. Geoffroy Saint-Hilaire, in Ann. Mus. hist. nat., Parigi (1806); Humboldt e Bompland, Rec. Observat. de Zool. et d'An. Comp., 1911; Spix, Simiarum et Vespert. Brasiliensium Sp. novae, 1823, p. 36, tav. XXVII; Wagner, in Schreber, Säugetiere, Suppl. 1840, pp. 185-205, tav. XXVI A-F e Suppl. 1855, pp. 73-82; Reichenbach, Vollst. Naturg. der Affen, 1862; Schlegel, Cat. Mus. hist. nat. Pays Bas. Simiae, 1876, pp. 181-86; Elliot, Rev. of Primates, II, 1912, pp. 21-63; De Beaux, in Atti Soc. it. scienze nat., Milano (1919), LVIII, pp. 259-288; Pocock, in Proc. Zool. Soc., Londra (1920), pp. 91-114 e 1925, pp. 27-47. Per altre sottofamiglie v. cebo.