ATENE 1810, Pittore di
Ceramografo attico che dipinge le'kythoi bianche a disegno rosso mattone; scene sepolcrali assai semplici nelle quali sono rappresentati uomini seduti sui gradini di una stele, mentre una fanciulla porta un canestro ed un alàbastron (lèkythoi 1756 e 1766 di Atene). Nella lèkythos 1810 è al centro una stele ovoidale decorata di nastri, a sinistra è appoggiato un efebo con bastone, a destra una fanciulla seduta solleva un lembo dello himàtion.
Non sembra tuttavia possibile, secondo l'Arias, distinguere il Pittore di A. 1810 dal Pittore delle Donne (v.), a suo tempo definito dal Buschor, in quanto non sembra che la lèkythos di A. 1810 stilisticamente differisca da quella (del Louvre) del Pittore delle Donne, con una scena sepolcrale simile. Sia la trattazione sciolta e sicura del nudo che il rendimento del panneggio sembrano veramente identici. Il nostro pittore, come quello del Triglifo, risente dello stesso ambiente stilistico post-fidiaco, e si può collocare fra il 430 ed il 425 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 821; E. Buschor, Attische Lekythen der Parthenonzeit, Monaco 1925, p. 21, Lèkythos di A. 1810: Collignon-Couve, Cat. Vases gr. Mus. Athènes, Parigi 1902-1904, n. 1803; lèkythos di A. 1894: ibid., n. 1766; lèkythos di A. 1892; ibid., n. 1756; lèkythos del Louvre: W. Riezler, Attische weissgr. Lekythen, Monaco 1914, tav. 62.