ATENIONE di Cilicia
Originario della Cilicia, A. era in Sicilia come schiavo, e amministrava gli ampî possessi di due fratelli. Uomo di superiore cultura e di educazione non comune, assai versato in astrologia, al tempo delle insurrezioni di schiavi (la cosiddetta seconda guerra servile) dapprima capitanate, in Sicilia, da Salvio, nel 104 a. C., raccolse in pochi giorni un esercito di 1000 uomini scelti e assunse titolo regio. Un assalto, tentato con 10.000 uomini contro Lilibeo, fallì, ma egli con facili previsioni astrologiche riesci a mantenere il prestigio fra i suoi seguaci. Intanto anche Salvio assunse titolo regio col nome di Trifone: A. non gli contrastò e lo riconobbe, tuttavia non poté evitare che il nuovo re, che lo sospettava come pretendente, dopo poco tempo lo facesse incarcerare. Quando nel 103 L. Licinio Lucullo iniziò la sua spedizione in forze contro la Sicilia, Trifone liberò A., e ne ebbe grande aiuto nella resistenza. Nel 102 A. successe a Trifone nel titolo regio ed ebbe grandi successi sul pretore Servilio, sino a che, dopo la dura guerra mossagli per due anni (101-99 a. C.) da M'. Aquilio, A. morì in una battaglia campale. Fonte principalissima è Diodoro, lib. XXXVI; A. è menzionato anche presso Cicerone, Appiano, Floro e Dione Cassio.
Bibl.: A. Holm, Storia della Sicilia, III, trad. it., Torino 1906, p. 214 segg.; Klebs, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 2039 segg.