atetosi
Malattia del sistema extrapiramidale, che si manifesta con movimenti involontari degli arti (specie dei segmenti estremi), della faccia e della lingua. È legata a una particolare lesione del corpo striato. Sovente i movimenti atetosici sono associati a quelli coreici, e in questo caso si parla di coreoatetosi. Se l’a. compare nell’infanzia, è legata a lesioni congenite del corpo striato, a ipossia postnatale o a ittero neonatale con accumulo di bilirubina nei nuclei della base. Nell’adulto a. transitoria si osserva nell’encefalopatia epatica, come sintomo di pre-coma; l’intossicazione cronica da antipsicotici, spec. l’aloperidolo, può indurre a. che colpisce sia gli arti sia i muscoli della bocca; nel m. di Parkinson in trattamento l’a. è un sintomo da sovradosaggio di L-dopa o derivati. Caratteristica, fra le a. permanenti, è quella della corea di Huntington (➔), di alcune malattie mitocondriali (associate a un deficit di fosforilazione ossidativa) e delle encefalopatie da accumulo. Infine, una rara a. unilaterale può essere sintomo di una lesione vascolare circoscritta del nucleo lenticolare o del talamo.
La postura del paziente atetosico si modifica in continuazione con movimenti lenti, sinuosi, afinalistici, che confluiscono l’uno nell’altro; caratteristici sono quelli di estensionepronazione o estensione-supinazione del braccio, di intra- ed extrarotazione del piede, di retrazione e protrusione delle labbra, di apertura e chiusura delle palpebra, ecc. I movimenti volontari vengono eseguiti più lentamente della norma. L’a. può colpire, o meno, ambedue i lati: nelle paralisi cerebrali infantili è più frequentemente unilaterale.