ATETOSI (dal gr. ἄϑητος "non fissato")
Si chiama così in neuropatologia una particolare affezione caratterizzata da movimenti involontarî, continui, lenti, esagerati, bizzarri, paragonabili a quelli dei tentacoli del polipo, che hanno sede a preferenza nelle dita della mano e del piede. Le dita non si muovono sempre nello stesso senso e contemporaneamente, e può darsi anche il caso che, mentre esse si estendono al massimo grado e si abducono, la mano venga portata nella posizione della massima flessione (en patte de canard).
Questi movimenti di solito cessano nel sonno; in alcuni casi non compaiono che durante il tentativo di eseguire movimenti volontarî o negli stati emozionali. L'atetosi può esser estesa a tutto il corpo (atetosi doppia o malattia di Hammond), o limitata ad una sola metà (emiatetosi), o ad un arto, o ad un gruppo muscolare.
L'atetosi è un fenomeno che si manifesta con speciale predilezione nell'emiplegia infantile, in seguito a focolai talamici, lenticolari o capsulari (segmento posteriore della capsula interna).
Col nome di atetosi idiopatica o primitiva (athetose double) sono stati descritti dei movimenti atetosici bilaterali e simmetrici, che possono insorgere sia nella fanciullezza sia nell'età matura, e che non hanno alcun rapporto con l'emiplegia. La malattia può avere un decorso progressivo, ovvero restare stazionaria e perfino guarire (Oppenheim). L'atetosi idiopatica non deve essere confusa con l'atetosi spastica diplegica (paralisi cerebrale infantile), dovuta, nel maggior numero dei casi, a un processo encefalitico di natura infettiva, che colpisce a preferenza la zona motoria del cervello.