ATHOLL, conti, marchesi e duchi di
, Famiglia storica scozzese che ebbe il titolo comitale nel sec. XV con sir John Stewart; il quarto conte John Stewart (morto nel 1579) fu contrario alla Riforma, e nelle guerre civili lottò contro Huntly, Murray e Morton, che sconfisse nel 1562, e favorì il progettato matrimonio fra il secondo conte di Arran ed Elisabetta d'Inghilterra. Venuta Maria Stuarda in Scozia, egli acquistò molto ascendente su di lei per la sua fede cattolica; ma dopo l'assassinio di Darnley passò alla fazione protestante e approvò l'incarceramento della regina. In seguito tornò a favorirla, e quando nel 1578 Giacomo VI sciolse la reggenza, John Stewart fu nominato membro del consiglio e poi lord-cancelliere. Gli successe il figlio John, quinto conte; alla morte di questo (1595) il titolo passò alla corona, e fu riconcesso agli eredi di Dorothea, figlia del predetto e moglie di William Murray conte di Tullibardine. Il loro figlio John (morto nel 1642), divenne così primo conte della linea Atholl-Murray. Nella guerra civile parteggiò per il re Carlo I e fu imprigionato a Stirling nel 1640. John, suo figlio, secondo conte (1631-1703), parteggiò per Carlo II e fu imprigionato nel 1654, ma dopo la Restaurazione ricoprì cariche importanti; nel 1670 divenne conte di Tullibardine, e nel 1676 fu creato marchese di Atholl. Dapprima appoggiò la politica di Lauderdale favorendo l'assolutismo regio, ma in seguito si oppose alle persecuzioni contro i Covenanters, onde fu sospetto di simpatie presbiteriane e privato delle sue cariche. Ma rientrato in favore, fu nominato lord luogotenente della contea d'Argyll e mosse a impadronirsene catturando il nono conte dì quel nome e trattandone crudelmente i partigiani. Nella rivoluzione del 1688 mantenne una condotta assai equivoca, facendo professioni di lealtà a Guglielmo d'Orange, mentre lasciava che i suoi feudatari seguissero Dundee, ciò che contribuì alla vittoria di questo sulle truppe regie a Killiecrankie. Fu, per questo fatto, imprigionato per breve tempo, e partecipò a varî complotti giacobini, ma fu poi perdonato e incaricato della pacificazione dei Highlands. Suo figlio, John Murray, secondo marchese (1660-1724), giurò fedeltà a Guglielmo d'Orange nel 1689; segretario di stato e alto commissario nel 1693, si dimise nel 1698 per passare all'opposizione, ma venuta al trono Anna, fu Privy Councillor, e nel 1703 Lord Privy Seal per la Scozia. Succeduto al marchesato per la morte del padre, fu creato duca di Atholl e marchese di Tullibardine. Ma la sua lealtà era dubbia; egli si oppose recisamente all'atto di unione fra Inghilterra e Scozia (1705). Caduti i whigs, ebbe varie cariche dal ministero tory. Durante la ribellione giacobita del 1715 egli e il suo terzogenito parteggiarono per il re Giorgio, mentre altri suoi figli si unirono ai ribelli. Gli successe il terzogenito James, secondo duca (1690-1764), che prese parte alla vita politica come deputato e poi come pari scozzese rappresentativo. Nella ribellione del 1745 dovette fuggire dalla Scozia e si unì all'esercito del duca di Cumberland, col quale entrò in Edimburgo il 30 gennaio 1746. Nel 1763 fu creato Lord Justice General.
Il fratello di lui, William, diseredato dal padre e rifugiatosi all'estero dopo il 1715, accompagnò il principe Carlo in Scozia nel 1745, inducendo molti dei clansmen della casa Atholl a seguirlo; ma dopo la sconfitta di Culloden fu costretto ad arrendersi e morì prigioniero nella Torre di Londra, il 9 luglio 1746. Lord George Murray, figlio del primo duca (1700-1760), prese parte alle ribellioni giacobite del 1715 e del 1719, dopo di che fuggì all'estero, distinguendosi come ufficiale al servizio del re di Sardegna. Ebbe parte importante come generale nella ribellione del 1745, sconfiggendo le truppe regie a Prestonpans e accompagnando Carlo nell'invasione dell'Inghilterra. Protesse in seguito la ritirata con somma perizia, ma dopo Culloden si dimise dal comando. Si recò a Roma nel 1747, dove fu accolto con tutti gli onori dal pretendente Giacomo, e in seguito viaggiò per l'Europa. Suo figlio John (1729-1774), fu ufficiale nell'esercito regio e poi deputato al parlamento; alla morte del secondo duca, che non lasciò figli, ne reclamò la successione, che gli fu riconosciuta dalla Camera dei lord. Gli successe il figlio John, quarto duca (1755-1830), creato pari d'Inghilterra col titolo di conte Strange e barone Murray of Stanley. John, ottavo duca, vivente, nato il 15 dicembre 1871, fu educato a Eton, entrò nell'esercito, prese parte alla spedizione di Khartum (1898) e alla guerra del Sud Africa (1899-1902) col grado di tenente colonnello di cavalleria; a quella mondiale come generale brigadiere ai Dardanelli e in Egitto, ottenendo varie decorazioni. Nel 1922 fu nominato Lord Chamberlain. Sua moglie Katherine Marjory, nel 1923 fu eletta deputatessa conservatrice per Kinross e West Perth, e nel secondo ministero Baldwin (1924-1929) fu nominata sottosegretaria all'Istruzione. È autrice di varî scritti e di composizioni musicali, ed è laureata honoris causa a Oxford e a Montreal.
Bibl.: v. le storie generali della Scozia; Dictionary of National Biography, (articoli sui singoli membri delle famiglie Stewart e Murray); Burke's Peerage, Londra 1928.