ATILICINO
Giurista romano della prima metà del sec. I d. C., contemporaneo di Proculo. Sembra che abbia pubblicato una collezione di responsa, della quale però nulla ci è pervenuto direttamente: se il suo nome si trova più volte citato fino all'età dei Severi, ciò si deve probabilmente al fatto che parecchi fra i suoi pareri furono riprodotti nelle collezioni dell'età adrianea, apprestate da Plauzio e da Urseio Feroce. Niente risulta circa la sua appartenenza alla scuola dei Sabiniani o dei Proculiani: si direbbe che fosse rimasto fuori da entrambe. Varie soluzioni a lui attribuite dànno prova d' indipendenza di giudizio e di non comune larghezza d'idee.
Bibl.: C. Ferrini, Atilicinus, in Zeitschr. Savigny-Stift., VII (1886), p. 85 segg. (Opere, II, Milano 1929, p. 87 segg.); O. Lenel, Palingenesia iuris civilis, I, Lipsia 1889, col. 71 segg.; P. Jörs, Atilicinus, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, col. 2075 segg.