ATLANTROPA
Denominazione con la quale è noto un progetto esposto fin dal 1928 dall'ingegnere bavarese Hermann Sörgel allo scopo di ottenere maggior copia di energia elettrica nei paesi mediterranei, basato su due grandiose modificazioni di carattere geografico. La prima prevede la chiusura del Mediterraneo con alcune dighe, in corrispondenza dello stretto di Gibilterra e dei Dardanelli, in modo da trasformarlo in un vasto lago, simile al Caspio. Data la notevole evaporazione, mancando l'aflusso di acqua dall'esterno, il livello del mare si abbasserebbe e in corrispondenza delle dighe verrebbe costruita una serie di centrali elettriche. La seconda modificazione mirerebbe a utilizzare il superfluo delle acque del bacino del Congo, convogliandole verso l'Africa settentrionale. Presso Léopoldville dovrebbero essere costruite delle dighe allo scopo di sbarrare il Congo e d'innalzarne il livello creando un mare interno, il "mare del Congo", le cui acque dovrebbero defluire, superando lo spartiacque Congo-Sciari, nel bacino del Ciad, dove verrebbe formato un altro grandioso bacino interno, il "mare del Ciad". Le acque sarebbero convogliate poi attraverso il Sahara verso l'Africa settentrionale, dove potrebbero irrigare 2 milioni di km2 di terreni attualmente desertici tra l'Atlantico e l'Egitto, trasformandoli in zone coltivate. Naturalmente si tratta di modificazioni di portata così vasta, da far ritenere oltremodo difficile la loro realizzazione.
Una volta costruite le dighe sullo stretto di Gibilterra e ai Dardanelli, il livello del Mediterraneo sia abbasserebbe ogni anno d'un metro e 65 cm, per cui in 60 anni il livello cambierebbe di cento metri. Centrali elettriche poste alla foce dei maggiori fiumi mediterranei, che dovrebbero abbassarsi di molti metri per giungere al mare, permetterebbero di produrre quantità immense di energia idroelettrica. Per risolvere il problema delle comunicazioni marittime è stata prevista la costruzione di canali laterali, mentre poi caso per caso si risolverebbe il problema della navigazione dei singoli porti, che verrebbero a trovarsi a un livello sensibilmente più basso di quello attuale. Sul terreno guadagnato a spese del mare oppure del deserto potrebbero insediarsi almeno 40 milioni di uomini e prosperare colture che potrebbero dare un raccolto pari a 600 milioni di quintali di frumento. Non sono mancate però obbiezioni al progetto, sia alla parte africana che a quella mediterranea. Mentre infatti il Sörgel prevede che, una volta eseguiti gli sbarramenti dei Dardanelli e dello stretto di Gibilterra, il livello si abbasserà di 100 m in 60 anni, un esame più approfondito del bilancio delle acque del Mediterraneo fa ritenere che occorrerebbe per tale abbassamento un tempo quasi doppio.
Bibl.: H. Sörgel, Atlantropa, Wersenszüge eines Projekts, Stoccarda 1948. Cfr. la critica al progetto in Erdkunde, IV (1950), pp. 177-88.