ATOMO (V, p. 235; App. I, p. 187)
In questi ultimi anni la conoscenza della natura dei fenomeni connessi alla struttura dell'atomo non è stata modificata in modo tale da rendere necessaria una revisione di quanto è già stato precedentemente esposto sull'argomento nella prima edizione e nella prima appendice di questa Enciclopedia, poiché oggi si considera come una branca autonoma della fisica quella relativa allo studio del nucleo dell'atomo. Quindi, per tutti gli argomenti teorici relativi alle nuove conquiste della fisica in questo campo, v. nucleo, in questa Appendice.
I più notevoli lavori nel campo della spettroscopia sono quelli di W. E. Lamb e di R. C. Rutherford (1947), i quali hanno mostrato, con eleganti esperienze basate sull'impiego delle onde ultracorte, la cui tecnica si è enormemente sviluppata nel corso della seconda Guerra mondiale, che la struttura fina del secondo strato quantico dell'atomo di idrogeno non si accorda con le previsioni della teoria di Dirac, nel senso che i due livelli, che secondo tale teoria avrebbero dovuto coincidere, risultano invece lievemente separati.
La prima interpretazione teorica di questa circostanza, che spiega anche quantitativamente con una buona precisione il fenomeno, è dovuta a H. A. Bethe (Physical Review, LXXII, 1947), il quale, riallacciandosi ad alcune ipotesi emesse da J. Schwinger, V. F. Weisskopf, J. R. Oppenheimer, attribuisce la separazione fra i due livelli a un effetto di interazione dell'elettrone con il campo di radiazione (self-energia).