ATRANJIKHERA
Sito archeologico nello stato indiano dell'Uttar Pradesh, distretto di Etah. La collina artificiale di A. con un'estensione di c.a 1100 x 400 m sorge sulle rive di un affluente del Gange, la Kali Nadi. L'importanza del sito è dovuta alla sua sequenza stratigrafica nella quale, dal II millennio a.C. al I sec. a.C., sono rappresentate alcune delle culture archeologiche più significative della protostoria del subcontinente indiano. La sequenza è stata scandita dagli archeologi in quattro periodi successivi.
Il periodo I, datato alla prima metà del II millennio a.C., è il periodo più antico. Gli strati del periodo I sono formati da depositi disturbati di età tardo-calcolitica riferibili alla cultura definita della Ceramica Colorata in Ocra (OCP). Tali strati contengono i resti di un insediamento le cui abitazioni erano costruite in mattoni e materiale vegetale leggero ricoperto di intonaco. Sono state rinvenute ossa di bovini: venivano coltivate, tra le altre specie, l'orzo e il riso. La lavorazione dei cereali è dimostrata da macine e pestelli. Il rame veniva fuso in loco.
La ceramica è fragile e porosa: prende il nome da un caratteristico e instabile pigmento rossastro applicato sulle sue superfici. Veniva foggiata alla ruota e, a volte, decorata con incisioni.
Questa ceramica è stata rinvenuta in numerosi siti dell'alto bacino del Gange, dove sembra accompagnare una fase insediamentale parzialmente contemporanea o successiva alle ultime fasi della civiltà dell'Indo, forse connessa al fenomeno dei c.d. copper hoards, «ripostigli di rame» gangetici (depositi di oggetti in rame databili a un momento avanzato dell'Età del Bronzo, di collocazione stratigrafica ancora discussa).
Il periodo II viene fatto coincidere con un complesso culturale noto come cultura della Ceramica Nera e Rossa (BRW), collocata tra il 1450 il 1200 a.C. Negli strati del periodo II sono stati identificati resti di edifici in mattoni e focolari. In questo periodo ad A. venivano prodotti ornamenti in pietra semipreziosa. La ceramica che caratterizza il periodo II è brunita, con una colorazione nera all'interno e bruno-rossastra all'esterno; i frammenti dipinti sono molto rari.
Le stratigrafie del periodo III sono, dal punto di vista quantitativo, le più importanti di A. e corrispondono ai depositi della c.d. cultura della Ceramica Grigia Dipinta (PGW), datata all'arco cronologico compreso tra il 1200 e il 600 a.C. In questo periodo si assiste a una notevole espansione dell'insediamento, le cui abitazioni sono rappresentate da capanne con strutture portanti in pali o bambù e pareti in materiale vegetale leggero coperto di intonaco. Secondo gli archeologi l'espansione del centro è dovuta a una significativa evoluzione della sua economia agricola, ora integrata da pratiche di irrigazione, e dall'allevamento dei bovini, della pecora, della capra, del maiale e del cavallo.
A partire dal XII sec. a.C. si diffonde l'uso del ferro, fuso e lavorato ad A. da artigiani specializzati. Altre industrie identificate negli strati del periodo III sono la produzione della ceramica, la lavorazione delle pietre semipreziose e dell'osso; parte degli strumenti in ferro documenta probabilmente l'industria del legno.
La Ceramica Grigia Dipinta caratteristica del periodo III rappresenta una percentuale minore del totale, che include diverse altre varietà. Si tratta di una ceramica grigia di Tessitura molto fine, dipinta prevalentemente in nero. I motivi figurati sono in genere composti da fasci di linee verticali od oblique applicate all'orlo dei contenitori: sono presenti anche motivi curvilinei, spirali e serie di punti. La diffusione della cultura della Ceramica Grigia Dipinta viene associata da alcuni studiosi al fenomeno delle supposte migrazioni indoeuropee e alla maturazione delle strutture sociali dell'India vedica.
Il periodo IV, datato dal 600 al 50 a.C., è contraddistinto da un'altra ceramica di lusso, denominata Ceramica Nera Polita del Nord (NBPW, Northern Black Polished Ware), una ceramica di tessitura fine dalle pareti grigionerastre lucide. La cultura identificata da questa ceramica sembra evolversi gradualmente da quella del periodo precedente. Il centro proto-urbano del periodo III si trasforma in un centro urbano fortificato, in cui le capanne del periodo precedente sono gradualmente sostituite da abitazioni in mattoni crudi e cotti; con la comparsa di architettura monumentale, monetazione e scrittura, dal IV-III sec. a.C., la città partecipa alle grandi trasformazioni sociali che accompagnano la nascita dello stato unitario.
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