ATTALIA o Attalea ('Αττάλεια) di Lidia
Città di frontiera a N. di Tiatira, al confine di diverse provincie e perciò attribuita ora all'una e ora all'altra. Le contraddittorie testimonianze antiche la pongono nell'Eolia, nella Misia e nella Lidia. Venne fondata nel luogo d'una più antica città detta Agroeira o Alloeira, alla porta del Lico, al passo di frontiera fra l'Asia Seleucidica e l'Asia Pergamena. In Attalia al tempo di Eumene I (263-241 a. C.) avvenne una ribellione di mercenarî comandati da Polilao: ne consegue che la città venne fondata al tempo di Eumene o di Filetero. Sulle monete ricorre l'etnico Attaleati, e il nome Attalia fu certo derivato da un Attalo. Ebbe un'organizzazione amministrativa di tipo ellenistico; ci sono ricordati il popolo, il senato, gli strateghi. Durante il dominio romano apparteneva alla giurisdizione di Pergamo. Nell'età bizantina fu sede di un vescovato che dipendeva dalla metropoli di Sardi. Il Hamilton la pose sulle rive dell'Ermo e la identificò con Adala; A. Fontrier la pose a Mermereh sulla via da Sardi a Tiatira: G. Radet e H. Lechat la collocarono a Gürdükkale, dove si rinvennero iscrizioni e la cui collina è un'antica acropoli; C. Schuchhardt la localizzò più a N. in Selcukli.
Per l'Attalia di Panfilia, v. adalia.
Fonti: Plin., Nat. Hist., V, 121, 126; Hierocl., Synecd., 670; Steph. Byz., s. v.; Geogr. Ravenn.; Notit. dign., III, 111; X, 238; XII, 99.
Bibl.: Radet, La Lydie et le monde grec, p. 319 segg.; Radet e Lechat, in Bull. Corr. Hell., XI (1887), pp. 168 segg., 397 segg.; Schuchhardt, in Athen. Mitteil., XIII (1888), p. 13; J.-A. Reinach, in Revue Archéol., s. 4ª, XII (1908), p. 174 segg.; Keil e Premerstein, Lydia, II, p. 60 segg.; W. Dittenberger, Or. Gr. Inscr., I, 266; I. B. Head, Hist. Num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 648; Catal. Greek Coins of the Brit. Mus., Lydia, p. xxxv segg., 26 segg.