Figlio e nipote di due omonimi, regnò dal 241 al 197 a. C.; verso il 230 rifiutò ai Galati il tributo, pagato loro per solito dai dinasti dell'Asia Minore: di qui la guerra non solo contro i Galati, che sconfisse ripetutamente, ma anche contro Antioco Ierace, loro protettore, che vinse in tre battaglie (229-8). Perdette gran parte delle conquiste territoriali in seguito alle lotte che sostenne successivamente contro Acheo e Antioco III. Nel 214, inserendosi nelle contese dell'occidente ellenico, si alleò con Roma, insieme con l'Etolia, contro Filippo V di Macedonia e a questa alleanza restò sempre fedele; cooperò infatti con gli alleati dei Romani durante la seconda guerra macedonica. Nella primavera del 197, mentre perorava l'alleanza coi Romani nel sinedrio della lega beotica, in Tebe, fu colpito da apoplessia e morì pochi mesi dopo. Fu sovrano saggio, virtuoso, amante delle lettere e delle arti.