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ATTALO III

di Giuseppe Cardinali - Enciclopedia Italiana (1930)
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ATTALO III

Giuseppe Cardinali

. Assai probabilmente figlio legittimo (e non legittimato o adottato) di Eumene II e di Stratonice (v. attalo ii), fu nel 153 a. C., ancora giovinetto, mandato in Roma per essere presentato ufficialmente al senato, dal quale, come pure dalle città greche che toccò durante il suo viaggio, ebbe accoglienze assai amichevoli e cordiali (Pol., XXXIII, 18,1-4). Cooperò certamente con lo zio Attalo II all'amministrazione del regno (l'iscrizione pubblicata in Fränkel, Inschriften von Pergamon, n. 248; Dittenberger, Orientis Graeci inscriptiones, n. 338 mostra una sua ingerenza nella nomina di sacerdoti), ma finché quegli visse non partecipò della regia dignità in nessuna forma ufficiale di collegialità (v. G. Cardinali, Il regno di Pergamo, p. 127). Morto lo zio nel 138 a. C., gli successe col cognome di Filometore, dovuto al grande affetto che ebbe verso la madre. E qui la tradizione ce lo presenta in una penombra di stramberie e di scelleratezze di ogni genere. Proclive ai sospetti, accusa gli amici più intimi della morte della madre e della sposa, e li fa trucidare; la stessa sorte impone a capitani e governatori del regno, ma poi, lacerato dai rimorsi, si ritira nell'interno dei suoi palagi, indossa sordide vesti, si lascia crescere squallidamente barba e capelli. Pauroso di avvelenamenti, indaga mezzi immunizzatori, facendo prova di veleni e contravveleni sui condannati a morte; e finalmente, logoro dai patemi di ogni guisa e dalla sua implacata nevrosi, ammalatosi di febbre per essersi troppo esposto al sole mentre sorvegliava la costruzione d'un monumento sepolcrale alla madre, in sei giorni morì (Iustin., XXXVI, 4; Diod., XXXVI, 3). Certamente questo quadro è esagerato e retoricamente colorito, e l'epigrafe di Elea (Fränkel, op. cit., 246; Dittenberger, op. cit., 332) c'informa che A. seppe anche rivolgere la sua attenzione a qualche fortunata operazione guerresca. Fu studioso serio e scrittore di botanica e agricoltura (Iustin., XXXVI, 4, 3; Varro, De re rust., I, 1, 8; Colum., I, 1, 8; Plinio, Nat. Hist. nell'indice degli autori ai libri XIV, XV, XVII e XVIII), di zoologia (id., nell'indice degli autori ai libri VIII e XI), di farmacologia e medicina (id., XXVIII, 24; XXXII, 87 e nell'indice degli autori ai libri XXVIII e XXXI; Galen., De simpl. medicam. temper. ac facult., X, 1; Kühn, XII, p. 250 seg.; rimedî da lui inventati ebbero successo, sì da meritare poi l'alta approvazione di Galeno, De comp. med. sec. locos, VIII, 3; Kühn, XIII, p. 162; e De comp. med. per genera I, 12 seg.; Kühn, XIII, p. 409 seg.).

Morì nel 133 a. C., istituendo eredi del regno e di tutte le sue sostanze i Romani (Liv., per., 58 e 59; Strab., XIII, 624; Tib. Gracch., 14; Vell., II, 4, 1; Senec., Controv., 2; Iustin., XXXVI, 4, 5; Plin., Nat. Hist., XXXIII, 148; App., Mithr., 62; Bel. civ., V, 4; Flor. I, 35 e 47, II, 32; Eutr., IV, 18; Fest., Brev., X; Auct., De vir. ill., 64; Iul. Obseq., 87; Oros., V, 8, cfr. 10, 1).

Bibl.: per i tre Attalidi: U. Pedroli, Il regno di Pergamo, Torino 1896; U. Wilcken, Attalos I, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., II, coll. 2159 segg.; 2168 segg.; 2175 segg.; Mahaffy, The Royalty of Pergamum, in Hermathena, IX (1896), p. 389 segg.; Pontremoli-Collignon, Pergame, Parigi 1900; B. Niese, Geschichte der griechischen und makedonischen Staaten seit der Schalcht bei Chaironeia, II e III, Gotha 1899 e 1903; G. Cardinali, Il regno di Pergamo, Roma 1906; id., La morte di Attalo III e la rivolta di Aristonico, in Saggi di storia antica e di archeologia offerti a G. Beloch, Roma 1910; A. Stähelin, Geschichte der kleinasiatischen Galater, 2ª ed., Lipsia 1906; J. Beloch, Griechische Geschichte, IV, i e ii, Berlino e Lipsia 1926 e 1927.

Vedi anche
Attàlidi Dinastia dei re di Pergamo (3º-2º sec. a. C.); fu fondata da Filetero nel 282 a. C. e si spense con Attalo III che, morendo, lasciò il regno ai Romani (133). Gli A., principi saggi e generosi, resero Pergamo uno dei centri più importanti della cultura ellenistica; prepararono politicamente l'intervento ... Aristonico di Pergamo Fratellastro di Attalo III, re di Pergamo che morendo (133 a. C.) aveva lasciato il suo regno al popolo romano, si ribellò a quelle disposizioni testamentarie. La rivolta mosse dalla piccola località di Leuce, tra Smirne e Focea, coinvolgendo notevole parte dell'Asia Minore. I Romani spinsero all'intervento ... Àttalo II re di Pergamo Figlio del precedente; durante il regno del fratello maggiore Eumene II (197-59 a. C.) cooperò lealmente con lui e con i Romani, dei quali il regno di Pergamo era alleato, combattendo a Magnesia (190) contro Antioco III, contro i Galati (189), contro Prusia II re di Bitinia e Farnace re del Ponto, e ... Panfilia (gr. Παμϕυλία) Antica regione costiera dell’Anatolia meridionale, tra Licia, Cilicia, il Tauro e il Mar di Levante. Il territorio appartenne nella seconda metà del 2° millennio a.C. al paese di Arzawa sottomesso verso il 1340 dal re ittita Murshilish II. Dominata in seguito dai Lidi, Persiani (546), ...
Tag
  • REGNO DI PERGAMO
  • AGRICOLTURA
  • ARISTONICO
  • STRATONICE
  • EUMENE II
Altri risultati per ATTALO III
  • Àttalo III re di Pergamo
    Enciclopedia on line
    Figlio di Eumene II, regnò dal 138 al 133 a. C., succedendo allo zio Attalo II; durante il breve periodo del suo regno compì, secondo la tradizione, assassinî e torture sulle persone dei suoi amici e collaboratori, accusandoli della morte della madre e della sposa. Morendo, lasciò il regno e tutte le ...
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