attentarsi
Intransitivo pronominale, per " azzardarsi ", " osare ", sempre preceduto da negazione. Può indicare la ritrosia di D. a parlare con Beatrice dopo i rimproveri ricevuti, sicché ella deve incoraggiarlo: Frate, perché non t'attenti / a domandarmi omai venendo meco? (Pg XXXIII 23); o l'esitazione che lo coglie prima di rivolgere domande a s. Benedetto, temendo di chiedere troppo: Io stava come quei che 'n sé repreme / la punta del disio, e non s'attenta / di domandar, sì del troppo si teme (Pd XXII 26).
In Pg XXV 11 è detto del cicognin che leva l'ala / per voglia di volare, e non s'attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala.