PRATELLAI, Attilio
Pittore, nato a Lugo (Ravenna) il 10 aprile 1856, vivente a Napoli, ove si recò fin dalla prima giovinezza, esclusivamente dedito a pittura di paesaggio. La sua opera, che prevalentemente si prodigò su breve campo di tavolette tascabili, e finanche su scatoline da confetti, costituisce un singolare aspetto della paesistica napoletana ottocentesca. Il "vero Pratella" è da cercare nella sua produzione giovanile, ricca di freschezza e di vigore, e assai più prossima al carattere dei piccoli preziosi paesaggi dipinti occasionalmente da Antonio Mancini giovane, che alle locali tradizioni della scuola di Posillipo. Tutto ciò che il P. fece di meglio in seguito, senza fretta o stanchezza, senza preoccupazioni pratiche di piccolocommercio, è una serie di reviviscenze dell'antico tempo, di felici ritorni a quelle limpide visioni primitive di cieli e d'umide campagne, se pure espresse con tocco più sorvegliato e affinato. Una buona raccolta di opere di questo artista, scelte con critica chiaroveggenza, si trova a Napoli nella collezione privata di O. Rebuffat.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXVII, Lipsia 1933.