Vannucci, Atto
Storico, letterato e uomo politico (Tobbiana, Pistoia, 1810 - Firenze 1883). Di famiglia contadina, completò gli studi al collegio Cicognini di Prato dove insegnò umanità e poi cronologia e storia universale. Fu tra i più attivi collaboratori della Collezione dei classici latini per la scuola edita dalla Tipografia Aldina di Prato. Ordinato sacerdote nel 1834, di idee liberali, impegnato nel processo di riforma civile e culturale del paese, si avvicinò alla corrente dei moderati toscani e diresse «L’Alba» (1847). Prese parte ai moti del 1848, inviato dal governo toscano presso la Repubblica romana. In quegli anni compilò il nucleo centrale di una serie di biografie patriottiche, I Martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848, sempre accresciuta in successive edizioni. In esilio in Inghilterra e in Francia in seguito alla restaurazione granducale, insegnò per alcuni anni storia a Lugano e nel 1859 accettò la direzione della Biblioteca Magliabechiana a Firenze. Nel 1860 fu eletto deputato e nel 1865 nominato senatore. La sua opera maggiore è la Storia d’Italia dall’origine di Roma all’invasione dei Longobardi (4 voll., 1861). Pubblicò inoltre una raccolta di Proverbi latini (3 voll., 1879-83), oltre ad alcuni scritti minori.