ATTRAZIONE (dal lat. attractio)
Linguistica. - Assimilazione (v.) non di un suono, ma di un elemento sintattico. Specialmente frequente nelle lingue ricche di flessione, in cui la concordanza in genere, numero e caso, o l'oggetto e le altre determinazioni del verbo hanno esatte rappresentazioni formali. Nota è nel greco per quanto riguarda il pronome relativo: ἐλευϑερίας "della libertà degni della quale possedete". Il pronome relativo è attratto dal caso genitivo del nome al quale si riferisce: il che in italiano sarebbe un non senso. In latino: confirmamus illo augurio quo (invece di quod) diximus. In italiano una donna lunga distesa, una botte mezza vuota, sono esempî di attrazione della determinazione avverbiale "lungo", "mezzo" da parte dell'aggettivo femminile cui si riferisce.
Fisica: v. gravitazione.